Perché questo articolo potrebbe interessarti? Il governo ha prorogato la data della scadenza del mercato tutelato dell’energia elettrica dal 1 aprile al 1 luglio. Così non è invece stato per quello del gas, che terminerà il prossimo 10 gennaio. Ecco per quale motivo e cosa c’entra l’Ue. Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze alla Camera a True News: “Contiamo di avere una situazione di offerta economica che potrà soddisfare le famiglie italiane”
Sì alla proroga per la scadenza del mercato tutelato dell’energia elettrica. Niente da fare, invece, per quello del gas. Il governo Meloni ha messo nero su bianco il suo delicato “piano energetico” incrociando le richieste dell’Europa alle esigenze del Paese.
È così che ha preso forma lo slittamento del termine ufficiale per la scadenza relativa al mercato tutelato dell’elettricità, spostata di tre mesi, dal primo aprile al primo luglio. La decisione dell’Arera (l’Autorità di regolazione per energia, gas, acqua e rifiuti) – contenuta in una delibera – avrebbe, tra gli altri, l’obiettivo di assicurare il tempo necessario agli utenti per esser informati.
La fine del mercato tutelato dell’elettricità e del gas, tra l’altro, è una delle basi poste da Bruxelles sulle quali si fonda l’accettazione dei prestiti e delle concessioni di denaro del Pnrr. “Stiamo gestendo noi il dossier. È però una scelta che hanno fatto altri e che qualcuno ha continuato a posporre. Come spesso capita poi i nodi arrivano al pettine. Proprio oggi, ad esempio, abbiamo discusso del Mes alla camera. È lo stesso discorso: alla fine c’è sempre qualcuno che si ritrova la patata bollente tra le mani. In ogni caso, per quanto riguarda entrambi i mercati, contiamo di avere una situazione di offerta economica che potrà soddisfare le famiglie italiane”, ha spiegato a True-News.it il deputato di Fratelli d’Italia Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera.
Gas ed elettricità: le scelte del governo Meloni
La vicenda del passaggio dal mercato tutelato a quello libero è piuttosto lunga. O meglio: ha attraversato vari passaggi e governi. “È stata prospettata dal governo Renzi, poi siglata dal governo Gentiloni, poi ancora sancita nella condizione del Pnrr firmata dal Conte due sotto Gualtieri”, ha sintetizzato Osnato. È dunque necessario procedere e proseguire, anche perché da questo dipendono i prestiti e le concessioni del richiamato Pnrr.
“A fronte di questo, e della nostra volontà di proseguire con il Pnrr prendendone gli aspetti positivi, il ministro Fitto è intervenuto. Nell’ultimo decreto abbiamo messo in sicurezza 5 milioni di clienti vulnerabili sia su gas che su elettricità”, ha proseguito il senatore.
L’Arera – in base a quanto previsto dall’ultimo decreto Energia – “per assicurare uno svolgimento coerente del processo del fine tutela per i clienti domestici non vulnerabili di elettricità ha fissato al primo luglio 2024 la data di attivazione del Servizio a tutele graduali (Stg)”. Si tratta del servizio “a cui saranno assegnati i clienti domestici non vulnerabili dell’elettricità che ancora non avranno scelto il mercato libero al momento del fine tutela”, ha spiegato la stessa Arera.
Mercato e tutela
Ma perché posticipare la proroga della scadenza del mercato tutelato dell’energia elettrica e non del gas? “L’Arera, anche grazie al lavoro di Fitto in Europa, può dire che sul tema dell’elettricità non sono ancora state fatte aste e procedure per raccogliere quei clienti che nel mercato tutelato passerebbero nel mercato libero. E quindi c’è stata la proroga”, ha proseguito Osnato.
L’Unione nazionale consumatori, parlando di “rinvio tecnico”, aveva chiesto di spostare anche la data della fine “del mercato tutelato sia per la luce che per il gas”. Così non sarà. “Sul gas – purtroppo o per fortuna, ognuno fa le sue valutazioni – questa esigenza non c’è. Non si può giustificare allo stesso modo di quanto detto sull’elettricità, perché tutti gli operatori possono fornire il cosiddetto servizio a maggior tutela”, ha chiarito ancora Osnato.
Detto altrimenti, sul fronte del gas non si è vista una necessità operativa o una carenza del mercato rispetto a tale necessità. Ma il mancato rinvio della proroga sul gas non rischia di innescare polemiche o conseguenze indesiderate? “Non credo. Soprattutto il gas sta scendendo molto nelle quotazioni. Ha raggiunto i 32 euro gli scorsi giorni, raggiungendo il minimo dal 2021. La bolletta sarà ancora più leggera. Detto ciò capisco che questo possa spaventare. Spaventa anche me e non ho ancora preso una decisione”, ha concluso Osnato.