“Nessuna ricetta strampalata, ma un metodo che ha prodotto risultati“. Asili nido, parità salariale, rottura dei divari, terzo settore e Pnrr. Alla Fondazione Stelline di Milano, le ministre Mariastella Gelmini ed Elena Bonetti presentano il programma di Azione-Italia Viva. Per “sostenere la famiglia e promuovere il lavoro e la carriera delle donne nel nostro Paese c’è un metodo nuovo”. Che vada oltre il 25 settembre e le promesse del bi-populismo. Le ministre illustrano “poche proposte ma più serie delle sparate di una destra sovranista e una sinistra populista”.
Gelmini a tutela del Pnrr contro il bi-populismo
Mariastella Gelmini dice di “guardare con diffidenza a chi propone di rivedere il Pnrr; che è fondamentale per donne, giovani e paese”. Per la ministra agli Affari Regionali “serve riattivare quanto avviato col governo Draghi. Anche se chi lo ha fatto cadere ha enormi responsabilità”. Gelmini si schiera a difesa del Pnrr, “contro ogni revisione che metterebbe il paese in serio rischio“.
Piano nazionale di ripresa e resilienza che per Gelmini significa “istruzione e buona occupazione. Due tranche sono andate in porto, ma l’Italia non può permettersi di perdere la terza”. La ministra ex Forza Italia punta a un miliardo e mezzo per finanziare gli ITS. “Ad oggi in Italia solo 20mila studenti frequentano gli Istituti tecnici superiori; in Francia sono 400mila e in Germania 800mila. Il nostro obiettivo è portarli a raddoppiare in pochi anni”.
Il Terzo Polo secondo Gelmini e Bonetti
Le ministre scendono poi nell’agone politico di una campagna elettorale che entra nel vivo. Per Bonetti “Il dibattito di ieri tra i soli Letta e Meloni è assurdo. I cittadini hanno diritto a un confronto a quattro: noi siamo pronti, ma gli altri scappano. Serve una politica serie che superi l’ideologia per guardare ai problemi reali delle persone”.
Gelmini va al contrattacco, lanciando un colpo a Berlusconi. “I suoi attacchi dimostrano che gli diamo fastidio. Siamo il vero polo moderato, nato il 20 giugno, quando si è fatto cadere il governo. Una casa per moderati, liberali e riformisti”. E un colpo a Letta. “Vuole imporre il bipolarismo forzato col voto utile; ma l’unico voto utile è quello in cui si crede”.
Bonetti su assegno universale
“Asili, parità salariale e riduzione delle disparità. Temi che dovrebbero stare a cuore a tutti i partiti, ma a cui solo Terzo Polo sembra dare centralità”. Elena Bonetti fa il punto sul programma di Azione, che punta sul potenziamento dell’Assegno Unico e Universale. “Sono 20 miliardi strutturali per aiutare Partite iva, autonomi, studenti e disoccupati”.
Un lavoro iniziato con Draghi e che, in nome del suo metodo, deve continuare. “Ha dato ottimi risultati. Oltre sei milioni di famiglie hanno fatto richiesta”. L’obiettivo ora è adeguarlo con altri strumenti per la conciliazione vita-lavoro. “Nel programma – prosegue la ministra alle Pari Opportunità – abbiamo pensato a fondi comuni e incentivi a imprese; aumenti del reddito delle donne che hanno figli e voucher babysitter”.
Le proposte di Gelmini e Bonetti
Gelmini e Bonetti proseguono con i punti del programma di quella che definiscono “un’agenda seria“. Il focus è sul welfare con la riforma del Family Act, e dell’Isee; in modo da garantire congedi maternità e paternità e togliere costi alle imprese. Le ministre insistono sulle iniziative in favore dei giovani. Per Bonetti servono “garanzie sui mutui e un contributo per l’affitto; ma senza assistenzialismo”. Gelmini rilancia con una “detassazione al 100% fino ai 25 anni; al 50% fino ai 29“. E conclude con un punto sul contrasto della violenza sulle donne. “La legge Bonetti-Cartabia-Lamorgese è stata approvato in Cdm; ma giace in Parlamento. Il nostro impegno è approvarla come primo atto nella prossima legislatura”.