Perché leggere questo articolo? Con un editoriale sul New York Times George Clooney scarica Biden. Ed è un bel problema visto che è uno dei suoi principali finanziatori. Non solo attore e attivista, Clooney è una “bussola” in grado di convogliare interessi e grandi finanziamenti al Partito democratico.
Da medico in prima linea a primo a mettere in discussione Biden. George Clooney non è un nome qualsiasi, ed ha un ruolo importante nella politica americana. Per questo, l’uscita pubblica con cui l’attore ha chiesto apertamente al Presidente di rinunciare alla corsa è una bella grana per Biden. Non è solo una questione di forma o star system. In ballo ci sono milioni di dollari di donazioni.
George Clooney, il fundraiser che ha scaricato Biden
Neanche due mesi fa, l’attore e regista è stato l’animatore di un evento elettorale in sostegno di Biden. George Clooney e Julia Roberts hanno organizzato una raccolta fondi a Los Angeles alla quale hanno partecipato numerose star di Hollywood – come Steven Spielberg, Mick Jagger e Bruce Springsteen – e l’ex presidente Barack Obama. Un evento che ha fruttato la cifra record di 30 milioni al candidato democratico. Ma galeotto fu il gala.
Stando a quanto raccontato dallo stesso Clooney al New York Times, “il Biden che ha visto durante la raccolta fondi del 15 giugno non era il grande fottuto Biden del 2010. Nemmeno il Biden del 2020“. Ora, le parole di George Clooney sono un macigno per Biden, nel momento di massima difficoltà. L’attore e regista – oltre imprenditore milionario: nel 2017 ha venduto il suo marchio di tequila Casamigos per oltre un miliardo di dollari – è da sempre un militante democratico.
La “bussola” George Clooney gira contro Biden
Nell’articolo da lui stesso firmato sul New York Times, George Clooney parla a titolo di militante del Partito democratico. L’attore è iscritto da una vita e un autentico punto di riferimento dei democratici per le grandi raccolte fondi. Per le sue prese di posizione ed attivismo i quotidiani americani lo definiscono una “bussola”. Che però ora sembra puntare in direzione contraria rispetto a Joe Biden.
“Amo Joe Biden, ma abbiamo bisogno di un nuovo candidato”. Inizia così il messaggio a cuore aperto che George Clooney ha scagliato contro il suo amico personale. In poche righe sulle colonne del New York Times Biden viene scaricato. “Io amo Joe Biden – ha scritto Clooney – come senatore, come vicepresidente e come presidente, lo considero un amico, credo in lui. Credo nel suo carattere, credo nella sua morale. Negli ultimi quattro anni ha vinto molte delle battaglie che ha affrontato. Ma una battaglia che non può essere vinta – aggiunge – è quella contro il tempo. Nessuno di noi può“.
George Clooney ha conosciuto Biden quando era ancora vicepresidente. I due si sono incontrati a un evento alla Casa Bianca per sostenere il Darfur. Il loro rapporto ha conosciuto una prima crisi a maggio, quando Biden ha criticato la decisione della Corte penale internazionale di emettere un mandato di arresto per Netanyahu a seguito delle sue azioni a Gaza. La moglie di George Clooney, l’avvocatessa internazionale per i diritti umani Amal Alamuddin, aveva avuto un ruolo chiave nella stesura.
Se anche Hollywood scarica Biden (oltre ai democratici)
L’articolo di George Clooney arriva nel mezzo della settimana più cruciale della campagna di rielezione di Biden. Le prime crepe del sostegno al Presidente tra le fila dei democratici rischiano di diventare voragini. L’ex speaker della Camera Nancy Pelosi ha detto che “spetta al presidente decidere”, senza esprimere un sostegno esplicito alla decisione di rimanere in corsa. Tra i numerosi eletti democratici che hanno espresso timori sulla capacità di Biden spicca il primo senatore, Peter Welch del Vermont, che ha affidato a un intervento sul Washington Post l’invito a Biden di ritirarsi. Adesso arrivano anche le prime defezioni dello star system. Defezioni che pesano milioni di dollari.