Il congresso dei Giovani democratici Sicilia è nel caos. Il nuovo segretario eletto è Marco Greco, consigliere comunale di Enna, al termine dei lavori del 10 ed 11 febbraio. Ma ci sono fortissime contestazioni. A mettere in fila una lunga serie di anomalie è Paolo Romano, consigliere regionale del Pd in Lombardia ma anche candidato al congresso nazionale dei Giovani democratici. Il quale descrive una situazione tale da pensare all’opportunità di mandare a monte tutto e ricominciare da capo su nuove basi.
Cosa sta succedendo? Dalla lettura dell’ultima delibera della commissione nazionale di Garanzia del Pd sul congresso siciliano emerge che quasi il 15 per cento delle iscrizioni sono state dichiarate totalmente illegittime. Per Romano “i cartacei purtroppo testimonieranno una situazione ancor piu’ grave: non sono mai stati pagati e sembra che in molti manchino i dati essenziali al tesseramento, rendendoli nulli. Di fronte a una cosa così andrebbe annullato tutto”.
Giovani Pd Sicilia, Romano: “Congresso ad personam che ha del vergognoso”
Romano prosegue annotando che quello siciliano “è un congresso che parte storto: non è stato convocato da un’assemblea di ragazze/i, ma da una ex commissaria 37enne (il limite per i GD è di 29 anni) che ha imposto le regole scritte solo con pochi GD ristretti e chiuso il tesseramento senza preavvisi il 9 settembre 2023, con l’effetto di escludere diverse centinaia di ragazze e ragazzi magari iscritti da anni, che non avevano ancora rinnovato. Tra l’altro, per magia, nei giorni prima, (gli ultimi di agosto, quando nessuno fa attività politica), il tesseramento nei territori ‘vicini’ al futuro candidato unico Marco Greco sembra raddoppiato. Un congresso ‘ad personam’ che ha del vergognoso”.
Romano aggiunge che “un ricorso delle ragazze e dei ragazzi escluse/i alla Commissione Nazionale del PD aveva portato a una delibera che denunciava la mancanza di ‘trasparenza e partecipazione’ e chiedeva di mettersi al tavolo, trovare regole comuni e fare un congresso vero e trasparente. Non è mai successo. La commissione di garanzia dei GD creata per il congresso, che dovrebbe essere fatta da ‘iscritti di comprovata imparzialita” è stata composta solo da esponenti che sostengono Marco Greco molti dei quali hanno addirittura firmato la sua mozione: cosa dichiarata illegittima dalle regole dei GD, come è ovvio”.
Sicilia: gli avversari di Greco impossibilitati a presentare la candidatura
Romano si chiede: “Ve lo immaginate il giudice che è anche avvocato di una delle parti in causa? Una commissione GD che ha mentito a tutti dicendo che il tesseramento era regolare, per poi essere smentita pesantemente”. Ma non è tutto: “E’ stato impedito a chiunque di candidarsi contro Greco: per candidarsi bisognava depositare la candidatura il 12 dicembre entro le 12. Una mail a tutti gli iscritti per informarli e’ stata mai fatta? Mai. E’ stato fatto un ‘post Instagram’ il 10 sera, appena 36 ore prima. Ma come si presenta la candidatura? Quante firme da raccogliere? A chi inviarle? Non c’era scritto. Per candidarsi una ragazza o un ragazzo dei GD avrebbe dovuto non solo sperare di avere rinnovato entro il 9 settembre (se no, era tagliato fuori da tutto) ma pure avere arti divinatorie”.
L’esponente lombardo del Pd conclude: “Di fronte a fatti così gravi, una giovanile seria sospende e rifà tutto da capo, non va avanti a forzature”. L’auspicio è che “si torni indietro subito. Oppure cosa vogliamo? Che tantissimi ragazzi lascino i GD schifati?”.
I sostenitori di Greco: “Vile tentativo di boicottaggio”
Al congresso siciliano hanno preso parte anche il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, il parlamentare Giuseppe Provenzano, il senatore Antonio Nicita ed il segretario della Federazione provinciale PD di Caltanissetta, Renzo Bufalino. Le irregolarità denunciate da Romano sono state inizialmente segnalate dagli iscritti dei GD di Agrigento, Trapani, Caltanissetta, e Siracusa.
Ma altre voci si sono invece levate a difesa della legittimità della nomina di Greco. Ad esempio Filippo Fiorentino ha parlato “a nome dei Giovani Democratici delle Madonie e degli altri tesserati presenti della federazione di Palermo” per esprimere “rammarico per il vile tentativo di boicottaggio messo in atto da una piccola parte del partito nei confronti del Congresso, condannando, altresì, le ingiustificate assenze di parte dei Gd siciliani”.
Greco: “Notizie prive di fondamento e strumentali”
E si è espresso anche il diretto interessato, fresco di nomina. Queste le parole di Greco, come riporta La Sicilia: “È il congresso della ripartenza la Sicilia e il Partito Democratico hanno bisogno di una forza politica giovanile radicata nei territori. In Sicilia siamo la prima giovanile nella rappresentanza studentesca, eleggiamo decine di amministratori locali, siamo presenti in oltre 40 circoli, in tutte e nove le Federazioni. Questo immenso patrimonio va valorizzato ed intendo essere il segretario di tutti: le porte sono aperti a tutti, i nostri avversari sono fuori. È adesso è il momento di sfidarli costruendo un’alternativa di sinistra a questa destra che sacrifica il sud, i deboli, i giovani e le donne per garantire gli interessi di pochi privilegiati”.
Quindi sulle contestazioni: “Non commento notizie prive di fondamento veicolate strumentalmente. So soltanto che l’unione regionale dei GD è unita, ha celebrato oltre 50 momenti congressuali molto partecipati in cui il documento politico è stato votato all’unanimità. In un’organizzazione di oltre 2000 iscritti, è fisiologico che ci sia una piccola minoranza. Anche a loro dico che le porte dell’organizzazione sono aperte e che sarò anche il loro segretario perché i miei avversari sono fuori dal Partito, non dentro”.