“Il quadro politico e la legge elettorale obbliga a cercare alleanze, dal M5S al terzo Polo“. Parola di Gian Antonio Girelli, deputato e già consigliere regionale lombardo, uno dei neoulivisti del PD che scendono in campo oggi e domani, sabato 23 settembre, a Iseo per l’evento “Crea – L’Italia Che Faremo”. Una kermesse con l’obiettivo di favorire il dialogo e il confronto tra politici e protagonisti dell’economia, della società, del mondo accademico e intellettuale. Un PD che si apre alla società civili e che, come racconta Girelli in questa intervista per True-News.it, non disdegna campi larghi.
Consigliere, come mai si riuniscono gli ulivisti? Una mossa in vista delle Europee?
Il PD ha la necessità di affrontare in modo deciso le criticità del momento: dalla sanità alla scuola,dall’ambiente alle infrastrutture
dall’Europa agli scenari internazionali.
Farlo significa riconfermare i riferimenti di una sanità pubblica e territoriale, di una scuola pubblica come serio investimenti per il futuro, di una sostenibilità sostenibilità ambientale a tutto tondo. Uscendo dalla semplice protesta per investire sulla proposta seria e comprensibile. Coinvolgendo le realtà sociali che ambiscono a governare. Farlo in un territorio non di città, significa voler parlare con quella parte del Paese a noi più ostile elettoralmente, cercando attenzione soprattutto fra il crescente numero dei non votanti. Secondo un’idea di politica e di partito che sa coniugare la valorizzazione delle autonomie locali in un contesto di costruzione di quell’Europa dei popoli che rimane l’obiettivo. Un’Europa protagonista di politiche solidali che mettano assieme, non frammentino i Paesi e che sappia affrontare le sfide di in mondo in cambiamento con autorevolezza e visione del futuro.
Tra i temi trattati, figura la sanità. Quali sono le vostre critiche e proposte?
Assistiamo a un vero e proprio declino dell’idea di sanità così come prevista dalla nostra Costituzione. Sempre più si va verso una carenza di servizi territoriali in favore di investimenti mirati a supplicare le offerte ospedaliere. Sempre più liste d’attesa, carenza di risposte vicine finiscono con il pesare economicamente sulle persone. E non tutte riescono a farlo. Più risorse in sanità significa riconoscere il giusto al personale sanitario, sottopagato, investire in operatore di amministrazione e sanitaria, lasciando i medici a curare i malati, garantire a tutti gli stessi diritti. Ma ancor di più investendo in salute dove la prevenzione, dagli stili di vita alle diagnosi precoce, diventa lo strumento to della razionalizzazione della spesa e in prospettiva un vero miglioramento del tasso di salute della popolazione.
Cosa pensa di Elly Schlein?
La nostra segretaria ha di fronte una sfida complessa: avanzare proposte a problemi complessi, come i flussi migratori, rispondendo al populismo di in governo che si comporta da opposizione invece che da guida del Paese. La sua elezione ha rappresentato una novità e generato una aspettativa. È compito di tutti contribuire ad ottenere il risultato. Crea vuole essere proprio questo, momento di riflessione e, ascolto, proposta! L’operato del segretario pensa saprà cogliere questa potenzialità che assieme ad altre permetterà al pd di recuperare credibilità e consenso.
Il Pd non può che allearsi con i Cinque Stelle? E Azione?
Alcuni alleati spesso si sono dimostrati inaffidabili. Lo hanno fatto in occasione delle elezioni politiche così come in altri momenti. Il quadro politico e la legge elettorale obbliga a cercare alleanze, dal M5S al terzo Polo, per come si svilupperà. Partendo da un ruolo non di supremazia, ma di architrave che necessariamente spetta al pd. Chiedendo rispetto e coerenza. Qui di non a tutti i costi. Avendo ben chiaro che il vero obiettivo è creare alleanze con quel potenziale elettorale spesso conteso fra potenzili alleati.