Giulio Sapelli commenta con True-News i dati delle elezioni regionali in Lazio e Lombardia. E l’accademico ed ex docente della Statale si concentra su un dato: “l’enorme astensione”, dice, “mostra che c’è in corso un trend preoccupante”. A avviso di Sapelli, è un “rischio enorme constatare che il cuore economico del Paese, la Lombardia, e quello politico, il Lazio”, siano “affetti da un problema tanto grande”.
“Se cade l’affluenza, crolla la fiducia nella democrazia”, nota Sapelli. E “se crolla la fiducia nella democrazia, è la Costituzione stessa a essere messa in dubbio”.
Giulio Sapelli: “Crolla il voto nel cuore politico e in quello economico. Disastro”
Per Giulio Sapelli “alla prova dei fatti, ciò che farà la differenza sarà l’analisi demoscopica del voto. Dovremo capire se il Paese reale, che in Lombardia è rappresentato dalla borghesia imprenditoriale” e nel Lazio da “una cittadinanza attiva e dinamica” si è “ritratto nella partecipazione a favore dei centri urbani”.
Questo Paese, rimarca Sapelli, “è chiamato a una seria riflessione di fronte a questi dati. Serve capire il ruolo che i partiti e i corpi intermedi vogliono avere nella società del futuro” e soprattutto “ritrovare dai territori e dalla forza viva della società le prospettive della ricostruzione”.
“Il voto rafforza Meloni e il Governo”
Sapelli si concentra poi sul dato politico: è chiaro che “questo voto rafforzi il governo, ma anche Giorgia Meloni e i suoi devono ricordarsi un dato chiaro. E cioè che non importa quanto un esecutivo si rafforzi se il dato di fondo è quello di un generale processo di disertazione delle urne”. Al contempo, nota lo storico ed economista torinese, “la partecipazione va di pari passo con la percezione che il proprio voto” possa “modificare o incidere effettivamente sulla società. Lombardia e Lazio si sono a lungo considerate i due centri dell’Italia. Questo, va detto, non senza elementi di ragione. Ma ora il problema del tracollo dell’affluenza riguarda tutti. A maggior ragione chi governa sia sul piano locale che a quello nazionale”.