Perchè leggere questo articolo? Gianfranco Miccichè sbatte la porta: “La Forza Italia concepita in Sicilia da Berlusconi non esiste più”. L’ex coordinatore di Forza Italia va con Raffaele Lombardo. La sfida interna alle Europee che aveva fatto volare il partito
“La Forza Italia concepita in Sicilia da Berlusconi non esiste più. Non c’è più traccia di quel partito liberale che per anni ha portato avanti i veri valori democratici . Non mi identifico in un partito che non riesce neanche a discutere dei diritti civili , basti pensare a quello che è accaduto recentemente in consiglio comunale a Palermo”. Così Gianfranco Miccichè, capogruppo del gruppo Misto all’Assemblea regionale siciliana, ha annunciato la sua adesione al Movimento per l’autonomia (Mpa) di Raffaele Lombardo.
“La scelta più coerente per chi come me si è speso per la Sicilia e per la sua autonomia. Un accordo netto in un momento cruciale per il futuro dell’autonomia. Porterò avanti con determinazione la linea del gruppo che fa parte della maggioranza di governo con la speranza di poterne migliorare le proposte. Sono certo che, se il Presidente Berlusconi fosse ancora tra noi avrebbe compreso e incoraggiato questo percorso, vedendolo come una necessità per affrontare le sfide che il nostro territorio deve oggi contrastare”.
L’exploit di Forza Italia in Sicilia alle Europee
Non una dipartita indolore per Antonio Tajani. Forza Italia è infatti reduce da un risultato straordinario alle Europee in Sicilia. Dove è risultato il primo partito con oltre i l23,6% delle preferenze. Più del doppio di quanto ottenuto a livello nazionale. Merito di una classe dirigente capace di aggregare consensi, voti, preferenze. Di cui anche Miccichè ha fatto parte integrante, pur se da una posizione decentrata. E già in sostanziale dissenso rispetto alla corrente maggioritaria, che è oggi quella vicina al governatore Renato Schifani.
Sicilia, l’impegno di Miccichè per i candidati anti-Schifani
L’exploit delle Europee può infatti anche essere interpretato come frutto della sfida tutta interna al partito. Edy Tamajo, vicino proprio a Schifani, ha ottenuto infatti ben 118mila voti, contribuendo per un terzo ai consensi di Forza Italia. “Contro” il candidato di Schifani, Miccichè era tornato sulla scena politica per sostenere tanto la capolista Caterina Chinnici, sponsorizzata da Tajani stesso, quanto Marco Falcone, area Gasparri. Nel complesso la sfida è stata dunque vinta da Tamajo, ma del contributo dato da Chinnici e Falcone – e da chi li ha sostenuti – ha sicuramente giovato il partito nel suo complesso.