Perché leggere questo articolo? Strano ma vero, i grillini fanno la fila per entrare in Forza Italia. C’è stato Giancarlo Cancelleri in Sicilia, m anche due consiglieri regionali del Lazio. E il prossimo pentastellato pronto a diventare azzurro potrebbe essere l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo.
Grillini per Tajani. Chi l’avrebbe mai detto. Eppure sta accadendo. Tanto che lo stato maggiore del M5s di Giuseppe Conte è preoccupato da una possibile crescita dell’esodo dei pentastellati verso Forza Italia. Sì, proprio il partito azzurro fondato da Silvio Berlusconi, il grande nemico che ha propiziato la nascita del Movimento fondato da Beppe Grillo. Un partito battezzato sull’altare dell’antipolitica. E dell’antiberlusconismo. Ma ora le cose sono cambiate.
La migrazione dei grillini per Tajani
La mutazione antropologica dei grillini, ormai assuefatti ai Palazzi delle Istituzioni, può riservare delle sorprese clamorose. Così può succedere perfino che ci sia la fila di parlamentari dei Cinque Stelle che chiedono di entrare in Forza Italia. Una migrazione silenziosa, che ha avuto il suo precursore nell’ex deputato Matteo Dell’Osso, passato dal M5s ai berlusconiani nell’ormai lontano 2018 tra lo stupore generale.
Un fiume carsico che è partito dal territorio. Con Giancarlo Cancelleri, due volte candidato governatore in Sicilia ed ex viceministro alle Infrastrutture e i Trasporti, approdato a Fi a luglio scorso. Da Beppe Grillo al governatore siciliano Renato Schifani il passo è stato breve ma sofferto. Dovuto principalmente alla conferma della regola dei due mandati, che impedisce la ricandidatura a chi ha già fatto due mandati elettivi.
Il partito di Tajani è diventato l’eldorado dei grillini
A settembre ci sarà l’ufficializzazione del passaggio di due consiglieri regionali del Lazio: Roberta Della Casa e Marco Colarossi. La prima, già fedelissima di Virginia Raggi, è stata presidente del IV municipio di Roma durante la legislatura dell’ex sindaca grillina. Dal Lazio all’Abruzzo. Con Sara Marcozzi, candidata governatore del M5S nel 2019 e consigliera regionale. Ma la possibile fuoriuscita che preoccupa di più Conte è quella di Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare critico con la gestione contiana, considerato vicinissimo a Paola Taverna.
Complici il calo dei consensi, l’appiattimento sul Pd di Elly Schlein e la tagliola dei due mandati, Forza Italia è diventata la destinazione preferita dei pentastellati atterrati nel mondo reale dopo l’ubriacatura del populismo. Il partito guidato da Antonio Tajani è diventato l’eldorado, dopo anni di insulti e attacchi sguaiati arrivati dal mondo grillino. Ora, invece, potrebbero arrivare anche deputati e senatori. Ed è probabile che, con il prosieguo della legislatura, l’emorragia assuma proporzioni ancora più importanti.
Non è solo la regola dei due mandati
Sotto accusa non c’è solo l’ostinazione nel mantenimento della regola dei due mandati. Conte è sempre tacciato di avere creato un vero e proprio «partito personale», senza tenere conto delle esigenze dei gruppi parlamentari e dei territori. Infatti latita anche la promessa organizzazione territoriale e gli eletti si sentono abbandonati a loro stessi. Un dirigente del M5s con True-News.it imputa tutto ai due mandati: «Gli scontenti hanno paura di non essere rieletti o di non essere ricandidati per la regola del doppio mandato». Ma perché Forza Italia? Risponde la nostra fonte: «Perché Fi è in maggioranza e perché per ora non sono riusciti i tentativi del Terzo Polo di mangiarsi il partito».