“Il tetto al prezzo di gas e petrolio avrebbe dovuto scattare già quattro mesi fa, all’indomani dell’invasione russa in Ucraina. È incredibile che se ne stia ancora discutendo. Il legame energetico tra Europa e Russia, a febbraio, era un’arma nelle nostre mani contro Putin: ritardando così tanto la scelta gli abbiamo permesso di trasformarlo in un’arma nelle sue mani contro di noi”.
La nota di Bianca Hermanin
Lo afferma in una nota Bianca Hermanin del movimento L’Italia C’è. “Quattro mesi di indecisione hanno provocato due disastri: da un lato il Cremlino ha avuto le risorse per continuare a finanziare la sua guerra, dall’altro noi siamo andati in sofferenza per i prezzi altissimi della benzina”, prosegue Hermanin.
Il cuore italiano e l’ostacolo tedesco
“L’Italia, rappresentata da Draghi, aveva gettato fin da subito il cuore oltre l’ostacolo. La Germania invece si è mostrata paurosa ed esitante come al suo solito. Sono la prima a difendere i tedeschi dagli stereotipi da bar che i sovranisti nostrani fanno circolare su di loro”.
La Germania segua la linea italiana
“Ma è già la terza volta in un decennio che Mario Draghi avanza una proposta per il bene comune dell’Europa e la Germania fa muro. Mi piacerebbe per una volta – conclude l’esponente de L’Italia C’è – vedere i tedeschi coraggiosi e lungimiranti quanto noi italiani”.