Pesano per il 40% le quote derivanti dal 2xmille nel bilancio relativo all’esercizio 2021 di Italia Viva. Che ha chiuso con un avanzo di esercizio pari a 1.746.656 euro. Come detto, cva Le quote associative, le cosiddette tessere, portano nelle casse di IV 298.316 euro.
Italia Viva, importanti le risorse versate dai contributori
Importanti le risorse versate dai contributori: nel 2021 hanno toccato un totale di 611.865 mila euro. Non si segnalano, spulciando l’elenco dei donatori, grossi versamenti. I soldi immessi da parlamentari e senatori non superano, in media, i 1000 euro. Anche quelli provenienti da aziende non offrono numeri da urlo: si segnalano i 20k della società di investimenti Valsabbia e dell’imprenditore Davide Serra, e poi i 4mila euro della Venchi S.p.a (ottobre 2021), azienda che vende cioccolato, i 3000 della bresciana Nedrotti Srl, impegnata nel settore degli impianti elettrici.
Italia Viva, oltre 150k per “pubblicità e propaganda”
Gli oneri per la gestione caratteristica ammontano a circa 1milione e mezzo: le spese maggiori del partito di Renzi sono destinate alla voce “pubblicità e propaganda” (150.400 euro), ai “canoni assist e agg. Software Euro” (112.804 euro) e alle spese di rappresentanza che comprendono viaggi, trasferte, alberghi e ristoranti (108.795).
Il partito, nel 2021, ha presentato una buona cassa con una disponibilità liquida di 773.579 euro. Le passività corrispondono, invece, a 289.491 euro: pesano, in questo ambito, i 25.207 euro di debiti verso i fornitori.