Anche in Azione le entrate del 2xmille hanno un peso non irrilevante: siamo dalle parti del 40%, così come si evince dal bilancio di Italia Viva che True-News.it ha analizzato in questo articolo.
Calenda ha incassato dalla misura 892.093 nel 2021 e 1.256.566 euro nel 2022. Tra i due partiti dell’ormai moribondo Terzo Polo, il bilancio di Azione è quello più completo e dettagliato. Ben 73 pagine con una precisa analisi contabile.
Azione, avanzo dell’esercizio pari a 113.261 euro
Che fa emergere, relativamente al 2021, un avanzo dell’esercizio pari a 113.261 euro, quasi dimezzato rispetto ai 246.534 dell’anno precedente. Questo perché Calenda ha speso parecchio, 218mila euro, per le amministrative a Roma dove il leader di Azione era candidato sindaco. Soldi ben spesi se si vedono i risultati elettorali: la sua lista è risultata la più votata nella Capitale. 19,07%, quanto basta per battere Fratelli d’Italia, al 17,43, e il Partito Democratico, fermo al 16,38.
Azione, Calenda risparmia sui dipendenti
Per compensare le spese per pubblicità e campagna elettorale, Calenda ha totalmente risparmiato sui dipendenti. Le assunzioni sono pari a 0, la maggior parte dei collaboratori del partito lavora con contratti co.co.pro, costati 434mila euro.
Donazioni: tanti i brand e le aziende che sostengono Azione
Per quanto riguarda le contribuzioni, nel 2021 Azione ha incamerato 649mila euro da persone fisiche e 243.200 euro da persone giuridiche. Tanti e rinomati i brand e le aziende che sostengono Calenda: 30mila euro da Gianfelice Mario Rocca, presidente del gruppo industriale Techint e dell’Istituto Clinico Humanitas, stessa cifra da Pierluigi Piana, che controlla Nuova Energia Holding (Neh), e da Marco Momigliani di SecurVip. E poi 10mila euro da Ermenegildo Zegna di Monte Rubello e 10mila da Paolo Zegna di Monte Rubello.