Perché leggere questo articolo? Matteo Renzi e Carlo Calenda sono ai ferri corti e vogliono correre separati alle elezioni europee dell’anno prossimo. Perciò corteggiano gli stessi candidati. Da Cateno De Luca a Emma Bonino. Da Beppe Fioroni a Letizia Moratti. Ecco la sfida estiva tra Azione e Italia Viva.
Renzi e Calenda “separati”
Non c’era più bisogno di specificarlo, ma Carlo Calenda lo precisa, di nuovo. “Ormai Italia Viva e Azione sono due partiti distinti”, spiega l’ex ministro, ospite di Agorà su Rai3. E infatti renziani e calendiani stanno passando un’estate al lavoro. Le due forze politiche, ancora formalmente unite nei gruppi parlamentari, giocano su due tavoli separati in vista delle elezioni europee dell’anno prossimo.
Il derby nell’ex Terzo Polo
Renzi contro Calenda. Calenda contro Renzi. Ormai è un derby ed è partito il calciomercato per sottrarre candidati all’ex alleato. L’obiettivo? Provare ad andare separati all’appuntamento per il rinnovo dell’Europarlamento di Bruxelles. Solo che per sperare di superare la soglia di sbarramento nazionale del 4% c’è bisogno di voti. Possibilmente di volti noti, in grado di dare senso a una corsa solitaria, che si prospetta complicata sia per Azione sia per Italia Viva.
Renzi e Calenda corteggiano gli stessi candidati
Sono già cominciate le riunioni per comporre le liste delle europee del 2024. E Renzi e Calenda corteggiano gli stessi potenziali alleati. Provando a strapparsi a vicenda candidati preziosi, partner capaci di rafforzare due partiti dalle dimensioni trascurabili. I nomi, dicevamo, sono sovrapponibili.
Cateno De Luca mister preferenze in Sicilia
C’è Cateno De Luca, leader del movimento Sud chiama Nord, ex sindaco di Messina e attuale primo cittadino di Taormina, ma soprattutto consigliere regionale siciliano recordman di preferenze: ben 500mila alle ultime regionali dell’Isola. Numeri che ne fanno un “sogno proibito” per i due contendenti del (fu) Terzo Polo. De Luca ha già detto di essere disponibile a “un matrimonio di interessi” con le forze centriste, a patto di essere candidato capolista almeno nel collegio insulare e in quello meridionale. Separatamente, Renzi e Calenda hanno mandato avanti i propri emissari per convincere “Scateno” all’alleanza. Lui valuta, intanto si vede sempre più spesso a Roma, nei pressi di Camera e Senato, indaffarato in incontri politici.
Renzi e Calenda “tentano” Bonino, Moratti e Fioroni
Sempre in Sicilia è partito il corteggiamento all’ex governatore Raffaele Lombardo, che alle regionali dell’anno scorso con il suo Movimento per l’Autonomia ha raccolto il 6% dei voti. Anche in questo caso, nessuno dei due sfidanti è in vantaggio evidente. Al Nord c’è Letizia Moratti, già candidata unitaria di Renzi e Calenda alle regionali in Lombardia del 2023. Su questo fronte sembra favorito Renzi, che punta a De Luca nel Mezzogiorno e alla Moratti nei collegi settentrionali. Infine, Azione e Italia Viva, puntano ad accordarsi con i vari centristi sparsi per la penisola. Dai cattolici di Beppe Fioroni ai laici di +Europa.
I dubbi di +Europa su Calenda
Fioroni potrebbe virare verso Renzi, Emma Bonino e Riccardo Magi verso Calenda. Ma nulla è definito. E il partito europeista degli ex radicali è ancora scottato dal comportamento del leader di Azione, che prima delle politiche ha lasciato +Europa e il centrosinistra proprio per unirsi a Renzi.
L’ultima spiaggia del listone
Ma non è nemmeno esclusa una riedizione del Terzo Polo unitario. Una soluzione su cui puntano gli attuali parlamentari nazionali del gruppo unico, preoccupati dai sondaggi e pressati dai vertici del gruppo europeo dei liberali-macroniani di Renew Europe. L’unione di interessi resta comunque l’ultima spiaggia. Renzi e Calenda lavorano ognuno per sé e il calciomercato estivo è nel vivo.