Ho conosciuto personalmente Roberto Jonghi Lavarini. A Milano lo conoscono tutti, a destra e a sinistra, e credo chiunque possa confermare che è più probabile che un asteroide colpisca l’Italia piuttosto che Jonghi sia il capo della Spectre Nera che influenza il voto di Milano. Lui dichiara di valere il 5 per cento esattamente come dichiara mille altre cose, molte delle quali palesemente false. Un giorno diede della rifatta a una collega giornalista, che lo querelò. A me diede del “facciadimerda” salvo poi, a riprese finite della trasmissione in cui eravamo, scusarsi per “la foga gioiosa del momento”.
Roberto Jonghi Lavarini e le sue “azioni farsa”
E’ fascista? Sicuramente ammira molto quel periodo storico e quel leader, quindi direi di sì. L’apologia fascista è un reato? Sì. Ma su questo ci penserà la magistratura. E’ un fascista in grado di fare un colpo di stato o anche solo un golpe nel proprio condominio? Direi proprio di no. Finisce per cacciarsi nei guai, in modo anche comico. E infatti il finale del secondo video di Fanpage è tragicomico (e geniale): Jonghi vestito da spia con tanto di donna vestita di rosso e parola d’ordine che prende un trolley pieno di libri sull’Olocausto. Situazionismo puro. Basterebbe questo per capire il tipo. Manco il leader della Spectre giusto abbiamo in Italia, ogni cosa finisce in farsa.
Il “caso” Gianluca Savoini
Ho conosciuto personalmente Gianluca Savoini. Ve lo ricordate? Dicevano che brigava con Mosca per una partita di petrolio da un miliardo e mezzo di euro con il fine di portare nelle casse della Lega 65 milioni di euro. Chiunque conosca Savoini sa che è più probabile che la Luna caschi su via Bellerio piuttosto che lui sia in grado di portare non 65 milioni, ma 65mila euro nelle casse della Lega. Figurarsi poi dalla Russia. Dicono che l’inchiesta sia vicina al flop e che sia vicina anche l’archiviazione. L’inchiesta era stata aperta nell’agosto 2019. Ormai il suo effetto l’ha fatto, e dunque può essere archiviata per quel che era. Millanterie, millanterie, millanterie. Gente che vede gente e non fa cose. Che parla parla parla ininterrottamente. Frequentando la politica milanese, di destra e sinistra, ne avrei almeno un’altra decina di persone-fenomeni da baraccone che potrebbero produrre grandi soddisfazioni. Savoini è di destra, anche estrema? Direi di sì, dalle sue posizioni personali. Essere di destra estrema è reato? Se è apologia di fascismo, sicuramente sì. Ma ci dovrebbe pensare la magistratura. E’ un uomo di destra estrema capace di creare una qualunque delle triangolazioni che gli sono imputate? Direi proprio di no, anche se non sono all’interno dell’inchiesta. Ve lo vedete seduto a un tavolo del Metropol a brigare con della gente russa non identificata? A me fa ridere il solo pensarci.
Io non so che cosa dire, quando vedo certe cose. Se non pensare che il fascismo fa schifo, e su questo non ci piove. E pensare che il cialtronismo è la cifra distintiva di questa nostra disgraziata epoca. Forse è proprio questo che ci salverà: il fatto che al fascismo è sempre associata una bella dose di cialtronismo.