Gabriele Albertini e il ricordo di Carlo Tognoli
“Generoso, pacifista e di larghe vedute. Così ricordo Carlo Tognoli. Ci siamo sempre stimati l’un l’altro intavolando, in più di un’occasione, costruttivi scambi di vedute. Carlo Tognoli era una personalità solida con delle radici molto profonde nei suoi valori e tutte le funzioni che è stato chiamato a svolgere le ha sempre onorate con impegno. Finezza e sensibilità inoltre, che hanno sempre caratterizzato la sua persona, lo hanno portato ad avere verso i più deboli una particolare attenzione. Ricordo bene, a tal proposito, le gigantesche tavolate natalizie in cui offriva il risotto alle persone più svantaggiate. Motivo per cui penso che sia stato un gigante per i suoi valori morali e per il modo in cui ha vissuto il suo impegno nelle istituzioni”.
Carlo Tognoli, un politico che guardava al futuro
“Si è sempre distinto per la sua capacità di guardare oltre. Da sindaco di Milano Carlo ha lasciato alcune eredità importanti come le linee della metropolitana o la ristrutturazione di interi quartieri. Aveva la capacità di saper guardare al futuro, di Milano ma non solo, non avendo paura di affrontare tematiche scottanti. Ha amato Milano almeno quanto i milanesi hanno amato lui e bastava fare quattro passi insieme, per una qualsiasi via di Milano, per vedere quanto fosse stimato nella sua umiltà. Spesso pensando a lui mi viene in mente un proverbio latino che non si addice a tante persone: “Quo quisque est doctior, eo est modestior”: tanto più uno è dotto tanto più è modesto. Questo e molto altro era Carlo. Ci sono stati degli scambi di idee fra noi, ha avuto la generosità di dirmi che secondo lui ero stato il sindaco realizzatore. Ma se io sono stato il sindaco realizzatore, lui è stato “il sindaco pacificatore“. Questo perché il politico Carlo Tognoli negli anni difficili e bui del terrorismo ha saputo coniugare e comprendere al meglio le esigenze della nostra città avendo come riferimento la volontà e il futuro dei milanesi”.