Credo che il modo migliore per ricordare Carlo Tognoli, che è stato per tanti di noi il sindaco, sia quello appunto di donare di interrogarci con idee per Milano ed un essendo in questo momento prorettrice con una delega specifica ai diritti volevo concentrare il mio intervento su tre punti. Dal punto di vista di una professoressa universitaria come me che si è sempre occupata di tematiche femminili anche a Milano, quello che posso dire è che questo è un momento in cui cogliamo la possibilità di fare un salto di qualità profonda.
“Le università devono fare il più possibile rete”
Durante la pandemia è successo che le università hanno cominciato a fare rete. A Milano noi ci siamo sempre, diciamo, tenute nei vari steccati. Al massimo avevamo un’università amica. Ora i direttori stanno lavorando insieme sia in Lombardia che a Milano e insieme affronteranno la sfida del Pnrr. Per le università è un’occasione di fare un salto di qualità pazzesco, perché per la prima volta abbiamo davanti la sfida della ricerca applicata. Non per sminuire la ricerca pura, ma la ricerca applicata comporta l’università del pensiero, dell’approfondimento, dei ricercatori, delle risorse umane insieme alle realtà imprenditoriale e territoriale. A Milano si faceva già ma questo potrà essere un ulteriore salto di qualità.
“Il tema femminile? Fondamentale per la ripartenza”
E arriviamo al tema femminile. Mi ha fatto molto piacere che Stefano Boeri abbia ricordato quella bellissima mostra voluta in cui sfidò in Italia il tema dell’arte al femminile. Oggi ancora ci si interroga su quel punto ma il problema non è solo dell’Italia, ma anche di Milano. Qui stiamo lavorando in rete per far sì che questo capitale venga sfruttato e venga portato a sistema. Il Pnrr fa far fare un salto di qualità al tema femminile e per la prima volta punta sulle donne come elemento per la ripartenza. Ci sono risorse messe in campo per la riqualificazione e per la formazione delle donne e non ci possiamo permettere di rimanere indietro.
Il tema delle riforme istituzionali
Concludo con un accenno al problema delle riforme in generale istituzionali e costituzionali. Come costituzionalista non posso che ragionare anche in questo momento sulla necessità, appunto, di tenere lo sguardo lungo e di pensare che alcuni meccanismi costituzionali vadano sicuramente ritoccati e rivisti anche alla luce dei rapporti tra il livello locale a livello nazionale.