E alla fine Roma ha detto la sua. Con la nota “La Regina della Pace” presentata oggi in Vaticano dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale Victor Manuel Fernandez detto Tucho, e ovviamente approvata da Papa Francesco, la Santa Sede ha commissariato Medjugorje. I veggenti si ritrovano con una mordacchia, visto che i loro messaggi (da ora in poi “presunti messaggi”) saranno sottoposti al nulla osta del Visitatore Apostolico, l’Arcivescovo titolare (cioè di una diocesi che non esiste più) di Vibo Valentia monsignor Aldo Cavalli da Lecco, e inoltre ai pellegrini – che ora potranno recarsi in pellegrinaggio a Medjugorje alla luce del sole – è vietato di fatto incontrare i veggenti.
Niente veggenti, a Medjugorje c’è solo la Madonna
Così il § (paragrafo) 41 del documento: Ad ogni modo, le persone che si recano a Medjugorje siano fortemente orientate ad accettare che i pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria, Regina della Pace, e, fedeli all’amore che lei prova verso suo Figlio, per incontrare Cristo ed ascoltarlo nella meditazione della Parola, nella partecipazione all’Eucaristia e nell’adorazione eucaristica. Come accade in tanti Santuari diffusi in tutto il mondo, nei quali la Vergine Maria è venerata con i più variegati titoli.
Chiaro? Se andate a Medjugorje non potete partecipare a incontri e testimonianze dei veggenti, perché voi andate là per pregare la Madonna, in questo caso titolata Regina della Pace, e per fare quello che si fa in ogni santuario del mondo: preghiera, ascolto del Vangelo, Eucarestia, adorazione eucaristica e penitenza (non a caso Medjugorje è denominato “Il confessionale d’Europa”). Punto.
Non ci sono più strette di mano, preghiere a determinate ore, esperienze varie ed eventuali: Medjugorje diventa un luogo di preghiera, ci sarà evidentemente un Santuario che in futuro sarà costruito e intitolato alla Regina della Pace, il turismo religioso (che secondo il giornalista David Murgia, intervistato da La Stampa, negli ultimi 30 anni ha generato un giro d’affari pari a qualcosa come 11 miliardi di euro) prospererà a dismisura e probabilmente miglioreranno anche la viabilità per arrivarci. Ma con questo i veggenti escono dalla luce dei riflettori: niente più libri, interviste, incontri, fotografie. Parleranno solo con i messaggi che saranno valutati da monsignor Cavalli, il quale ha il compito di valutare anche eventuali inediti del passato e valuterà tutti i messaggi futuri.
Il nodo dei messaggi
Perché fino ad oggi uno dei grandi classici di Medjugorje è stato il messaggio del 25 del mese che la Madonna invia a Mirjana Dragicevic Soldo, peraltro depositaria dei Dieci Segreti che non ha voluto rivelare nemmeno all’apposita Commissione d’inchiesta voluta nel 2010 da Benedetto XVI e guidata dal cardinale Camillo Ruini. I messaggi coprono gran parte della Nota vaticana ed emerge che, sebbene siano prevalentemente inscrivibili nel pensiero e negli insegnamenti cattolici, a volte ci sono messaggi controversi o di non facile interpretazione (su questo la Nota osserva, sulla base delle nuove norme volute di recente da Jorge Mario Bergoglio, che può esserci qualche errore umano d’interpretazione delle parole che vengono pronunciate nel corso delle apparizioni).
E i messaggi sono sempre stati oggetto di grande partecipazione, per non parlare di preghiere sul Podbrdo, il monte pietroso delle apparizioni, dove capita che Mirjiana abbia la sua visione e dove non sono pochi i fedeli che hanno sostenuto di aver visto il sole danzante come a Fatima nel 1917. Dopo le parole della Nota è da ritenere che tutto questo sia destinato a finire e i veggenti si dovranno adeguare se vorranno ovviamente rientrare dentro Medjugorje e dentro l’ortodossia cattolica.
Ma allora, che ha deciso la Chiesa?
A questo punto, direte voi, che ha deciso la Chiesa? La Chiesa ha deciso che a Medjugorje, da oltre 40 anni, non si può dire né negare che la Madonna vi appaia, ma ha notato che da 40 anni a Medjugorje c’è chi va, prega, si confessa, vive un rinnovamento spirituale o ritrova la fede. Questo, dunque, è un gran bel cesto di ottimi frutti spirituali ed è lodevole segnalarlo (a riprova del fatto che vi agisce lo Spirito Santo), e proprio per questo i fedeli, che Catechismo alla mano comunque non sono tenuti a credere a Medjugorje, possono, secondo il § 38 della Nota:
«Dare ad esso in forma prudente la loro adesione» (Norme, art. 22, § 1: cfr. Benedetto XVI, Verbum Domini 14). Sebbene questo non implichi una dichiarazione del carattere soprannaturale del fenomeno in parola (cfr. Norme, art. 22, § 2), e ricordando che i fedeli non sono obbligati a credervi, il nihil obstat indica che questi ultimi possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale e autorizza il culto pubblico. Tale determinazione è possibile in quanto si è potuto registrare che in mezzo ad un’esperienza spirituale si sono verificati molti frutti positivi e non si sono diffusi nel Popolo di Dio effetti negativi o rischiosi.
Ma attenzione! (ibidem): La valutazione degli abbondanti e diffusi frutti tanto belli e positivi non implica dichiarare come autentici i presunti eventi soprannaturali, ma soltanto evidenziare che “in mezzo” a questo fenomeno spirituale di Medjugorje lo Spirito Santo agisce fruttuosamente per il bene dei fedeli. Pertanto si invita ad apprezzare e condividere il valore pastorale di questa proposta spirituale (cfr. Norme, n. 17).
Medjugorje è una Spa dell’anima
E infine: Inoltre, la valutazione positiva della maggior parte dei messaggi di Medjugorje come testi edificanti non implica dichiarare che abbiano una diretta origine soprannaturale. Di conseguenza, quando ci si riferisce a “messaggi” della Madonna, si deve intendere sempre “presunti messaggi”. Chiaro? Medjugorje è una SPA dell’anima, un posto di guarigione e cura spirituale, ma da qua a parlare di riconoscimento delle apparizioni ce ne corre eccome. Se volete andate, pellegrinate, pregate la Madonna come Regina della Pace, confessatevi e tornate sereni a casa. Ma niente di più, come in tutti i Santuari del Mondo. E adesso, chi lo dice a Radio Maria che su Medjugorje e i suoi messaggi imperversa nell’etere da oltre trent’anni? Ah saperlo…