Ancora polemiche su Imen Jane. L’influencer è finita nel mirino dei social per l’aumento improvviso di follower “fake” dopo che i fatti di Palermo con l’amica Francesca Mapelli ne avevano danneggiato la reputazione. Lei non ci sta e attacca su Instagram: “Nel frattempo qualcuno ha pensato di mandarmi 1000 bot follower bot per danneggiare il mio engagement (purtroppo bastano 10 euro e un banale sito bot)” scrive la co-fondatrice di Will. “Instagram sta già provvedendo a sistemare la questione”. Non mancano le minacce di azioni legali contro chi porterà avanti le notizie che la riguardano con toni pesanti. “Intanto ricordo ai professionisti dell’odio che la diffamazione è un reato penale: chiunque provi a diffamare su questo o su altro incitando e fomentando notizie false sul mio conto. Verrà raggiunto immediatamente dai miei legali. Diffondere odio costa”.
Imen Jane e i follower falsi su Twitter
È dalla sera del 7 luglio che su Twitter in molti fanno notare l’aumento di profili falsi fra i “seguaci” dell’influencer di origine marocchina che “spiega l’economia con parole semplici”, già al centro delle polemiche un anno fa per la laurea mai conseguita in economia. Ci sono utenti che – con il proprio nome o nascosti dietro l’anonimato dei nickname – da ore polemizzano sui fatti sottolineando come i “bot” siano talmente tanti da essere improbabile un acquisto recente da parte di sconosciuti all’insaputa di Imen. “Comunque cara #ImenJane di bot ce ne sono ancora a volontà, anche nella remota ipotesi in cui qualcuno si è preso la briga di pagare per mandarti dei bot, molti te li sei comprata te ben prima” scrive @Ellieees1
Altri ancora fanno ironia e sarcasmo. “Con gli stessi soldi si comprava davvero la laurea” cinguettano in molti. Come che sia, non si placano le polemiche social su Imen Jane e, a cascata, sui suoi amici e conoscenti altolocati che non prendono posizione oppure la difendono. Quelle stories siciliane sulla cameriera pagata tre euro l’ora e sulle “scambled eggs” per ora sono dure da digerire.