Perché leggere questo articolo? Manca meno di un anno alle Presidenziali Usa, ma non ditelo alla stampa americana. Metà delle homepage dei principali media a stelle e strisce è invasa da contenuti Ads. Del duello Biden vs Trump ne so meno di prima, ma ecco cosa ho scoperto.
Il countdown è iniziato. Mancano pochi giorni all’arrivo dell’anno cruciale per la politica mondiale. Il 5 novembre 2024 è il “giorno x” delle Presidenziali americane. Al 99% sarà Biden contro Trump, di nuovo. Meno di un anno all’appuntamento cruciale per le sorti degli Usa e dell’ordine mondiale. L’hype è alle stelle e sono già iniziati a fiorire contenuti di approfondimento in rete e sui principali quotidiani italiani. Le newsletter di Francesco Costa o i collegamenti da oltreoceano di Federico non mi bastano più. Così ho deciso di abbeverarmi alla fonte principale: i media americani. Stamattina ho visitato il sito della CNN, forse il più famoso broadcaster politico americano. Risultato: un tripudio di contenuti Ads. Del duello Biden vs Trump ne so meno di prima, ma ecco cosa ho scoperto.
I contenuti Ads del sito della CNN
Andiamo con ordine. L’ultimora dal fronte americano è che Trump è stato escluso dalle primarie in Colorado, per via dell’assedio di Capitol Hill. Lo ha deciso stanotte la corte suprema tribunale, quindi stamattina i quotidiani cartacei non avevano la notizia. Così, dopo un rapido giro dei principali siti online italiani, ho deciso di ricorrere alla stampa americana. Uno va sul sito della CNN, un’autorità dell’informazione americana, e si aspetta di trovare risposte a quello che cerca. Ecco, non è andata proprio così.
La notizia della sospensione di Trump trova effettivamente è in risalto sulla homepage della CNN. C’è solo una non indifferente questione di spazio. Metà della schermata del pc – proporzione che aumenta da smartphone – è interamente invasa da un grosso rettangolo nero. Che solo dopo decine di interminabili secondi si è scoperto essere un banner pubblicitario. Per trovare maggiore soddisfazione ho provato ad addentrarmi nell’articolo. E, apriti cielo.
Gli spazzolini che mandano su tutte le furie gli italiani
Sull’articolo con cui la CNN commenta la notizia delle – ennesime – disavventure giudiziarie di Trump nulla da dire. Marshall Cohen è uno dei migliori commentatori politici americani, e lo dimostra in una articolo ben informato e gradevole da solo 6 minuti di lettura. Finiti i quali si apre un mondo. Il meraviglioso mondo dei contenuti a pagamento della CNN. Come tutti i media americani, anche la CNN basa gran parte del suo sostentamento sulla pubblicità, non c’è nulla di male. Anzi, la sezione dei contenuti sponsorizzati – che il sito categorizza col titolo “Paid content” – sono un vaso di pandora tutto da scoperchiare.
Se il colonnino degli articoli correlati della CNN – in cui compare un piccolo banner di “Paid content” – può passare inosservato, è impossibile evitare il colpo d’occhio sulla sezione a piede dell’articolo. Nello specifico, il mio di sguardo è stato catturato da: “Incredible toothbrush is all the rage in Italy“. Per capire come mai tutta Italia vada su tutte le furie a causa di un banale spazzolino, non resta che cliccare l’articolo. Si scopre che altro non è un articolo di sponsorizzazione – anche nota nel settore come una marchetta. Non si comprende il motivo delle collere degli italiani, in compenso c’è un dettagliato confronto in base alle marche e al prezzo degli apparecchi elettrici.
Mussolini ti dice il QI e un app di dating per intellettuali
A rapirmi definitivamente, però, è stato un quiz – sempre a pagamento. E’ cosa abbastanza nota che dietro gli “outbrain” – l’evoluzione del clickbait che personalizza i contenuti in modo da rendere più accattivante il native advertising (che altro non sarebbe che la versione online dei cari vecchi publiredazionali) – ci sono dei cervelloni. Internet ti spia, sa perfettamente cosa ti piace. E un quiz in cui viene calcolato il tuo QI in base a quanti personaggi storici indovini è proprio quello che voglio. L’immagine del mio articolo era una gigantografia di Mussolini in bianco e nero. Ma immagino che in Spagna ci sia quella di Franco, in Russia quella di Stalin, in Germania…va beh, ci siamo capiti. Valido, invece, per tutto il mondo dovrebbe essere il contenuto dell’articolo sponsorizzato con cui CNN mi mette a conoscenza dell’esistenza di una app d’incontri per intellettuali. Se il dating dovesse avere successo, difficilmente potrei disquisire col mio match della condanna a Trump in Colorado. Dopo questo fantastico viaggio dentro i contenuti sponsorizzati della CNN, di elezioni americane ne so meno di prima. Ma c’è tutto il resto con cui provare a far colpo.