Perché leggere questo articolo? Siamo nel pieno dell’era social. X si conferma come l’arena dove i politici cercano di acchiappare qualche consenso in più. Sul social di Elon Musk però, oltre ai profili istituzionali, ne troviamo altri meno istituzionali ma altrettanto seguiti. Stiamo parlando di profili anonimi di “insider della politica”. Account che promettono di spifferare tutti i retroscena dei palazzi di potere. E ci riescono. Ma chi si nasconde dietro?
Yoda, Elena Visconti, Il corazziere e Armand du Plessis. Nomi che potrebbero confondere rievocando personaggi storici o di fantascienza. Invece stiamo parlando di profili su X. Ma non sono profili qualsiasi, anzi. Si tratta di account seguiti da migliaia di persone. Yoda il più seguito, quasi 60mila followers. Ma chi sono? In realtà nessuno lo sa. Sono profili anonimi, con foto fittizie che rimandano al loro nome inventato. Eppure godono di moltissime interazioni e di followers parecchio celebri. Questi account, oltre ad essere seguiti da persone comuni appassionate di retroscena politici, possono vantare il follow di personalità politiche e direttori di celebri giornali, tra i tanti.
Il successo degli “insider” politici su X
“Spiffero tutti i rumors dalle segrete stanze del Palazzo più alto del potere“. Oppure “Qui per raccontarvi tutti i retroscena e le notizie dal palazzo”. Queste sono solo alcune delle biografie di questi “insider” su X. Sono anni che continuano a postare informazioni sempre più dettagliate e precise e la loro popolarità continua ad aumentare. Mentre alcuni profili sono inattivi dalla caduta del Governo Draghi a fine del 2022, altri continuano la loro attività mostrando un altissimo tasso di engagement e creando ancora più sospetti su chi ci possa celarsi dietro questi account.
La soffiata di Calenda. Chi si nasconde dietro Yoda?
I dubbi che ci sia qualche personalità politica di rilievo dietro questi account pare essere confermato da uno scivolone di Calenda. Nel 2022, in piena campagna elettorale, in risposta ad un tweet di questo fantomatico Yoda (@PoliticaPerJedi su X), si è lasciato andare chiamandolo “Filippo”.
Il riferimento era a Filippo Sensi, blogger e senatore, ex portavoce di Matteo Renzi. Immediata la smentita di Yoda. “Nella campagna elettorale più trash di sempre l’ineffabile Carlo Calenda trova il tempo di attribuirmi l’identità di “Filippo”, riferendola a un noto deputato PD”. Lo stesso Sensi si è ritenuto estraneo alla vicenda, pur lodando il lavoro dell’anonimo insider. “Mi dispiace, no, non sono @PoliticaPerJedi, non lo conosco, sarei curioso di sapere chi sia”.
Ma il vaso di Pandora ormai pare essere scoperchiato. A distanza di anni, gli utenti del social continuano a ritenere che dietro il fantomatico Yoda ci sia il senatore del Pd. Ultima accusa a fine febbraio. E ancora una volta Yoda ha twittato supportando Sensi e confermando che non sia lui a manovrare il profilo.
Il mistero su X: Yoda ed Elena Visconti sono la stessa persona?
Il mistero però si infittisce. Oltre alle accuse a Sensi di gestire il popolare account di Yoda, la bufera ha colpito un altro account “fake” popolare su X. Si tratta di Elena Visconti, che vanta oltre 20mila seguaci, molto più vicina ai temi di propaganda del Partito Democratico. Abile vignettista, Elena è riuscita a raccogliere parecchi consensi negli anni. Un passo falso è stato fatto però. E questa volta la causa non è stata Calenda ma il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. In un battibecco tra Yoda e Bonaccini su X, erroneamente è stata Elena Visconti a rispondere al presidente dell’Emilia Romagna. Il tweet, prontamente eliminato, ha destato sospetti sul fatto che questi profili, per quanto politicamente un po’ distanti, possano essere gestiti dalla stessa persona. Sensi in primis.
La popolare strategia di usare profili falsi per parlare di attualità
Chi c’è quindi dietro tutti questi account? È davvero Filippo Sensi a gestire i due noti profili sul social di Elon Musk? Che siano gestiti dalla stessa persona o no, quello che è chiaro è l’influenza che questi profili anonimi riescono ad avere su X. E non riguarda solo il fatto che riescano ad avere interazioni con personalità di spicco del mondo politico, da Calenda a Bonaccini, riuscendo spesso a insidiarli con domande e affermazioni scomode.
Di degna nota sono anche i dati di engagement che ottengono i loro post. Questa strategia di utilizzare profili falsi per parlare di questioni di attualità senza filtri diventa sempre più popolare col passare degli anni. Yoda, Elena Visconti e Il corazziere. La lista però è molto più lunga. La politica italiana ha davvero bisogno di provocazione e dibattito da parte di profili anonimi sui social network?