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Intercettazioni, Cattaneo (FI): “Mettere mano alla riforma della giustizia”

Nucleare, Alessandro Cattaneo manovra

Perché leggere questo articolo: Il deputato forzista ha affermato che le violazioni dell’antimafia, accadute come in questi casi, per perseguire finalità private sono dannose all’istituto dell’antimafia stesso e al rapporto tra magistratura e politica e, in generale, al buon funzionamento della democrazia

Il caso intercettazioni ha smosso la politica italiana e sul tema della trasparenza. A questo proposito anche la salvaguardia di informazioni specifiche e di coloro che vi accedono dev’essere sicuramente implementata. Rispetto a questo tema abbiamo chiesto all’Onorevole Alessandro Cattaneo, in quota Forza Italia, quale fosse la sua prospettiva sul caso. 

Inchiesta intercettazioni, Laudati si è difeso. Mentre Striano dice che c’entra la compravendita di armi. Lei cosa ne pensa? 

Credo che occorra fare chiarezza e andare fino in fondo. Non ne va soltanto della trasparenza nei confronti dei cittadini ma proprio del buon funzionamento della nostra democrazia. Il caso è estremamente grave. Credo anche che a monte di tutto ci sia l’esigenza di mettere mano alla riforma della giustizia dove non possono esserci impunità per nessuno e istituti sacri come l’antimafia non possono essere estranei a controlli perlomeno interni. Purtroppo le violazioni dell’antimafia, accadute come in questi casi, per perseguire finalità private sono dannose all’istituto dell’antimafia stesso e al rapporto tra magistratura e politica e, in generale, al buon funzionamento della democrazia.

Potrebbero essere inutili tentativi di coprire lo scandalo del “mercato delle informazioni”? 

Il caso, come prevedibile, si sta allargando. Adesso si parla anche di mercato delle informazioni. D’altra parte se qualcuno eccedeva in maniera reiterata e sistematica a delle informazioni personali era chiaro che qualcuno le chiedesse. Questo non va bene nella misura in cui si celino conflitti tra articolazioni dello Stato e risulta altrettanto inquietante quando si tratta di paesi esteri coinvolti e ne va addirittura della sicurezza internazionale. Bisogna andare fino in fondo e fare chiarezza. La Commissione antimafia è il luogo più idoneo per svolgere questi approfondimenti.

Serve più trasparenza su chi accede alle informazioni riservate? Cosa propone di fare per evitare che casi come questi si ripetano? 

Serve più riservatezza e grande cura. Noi siamo il partito garantista per antonomasia e che vede la libertà dell’individuo come sacra e inviolabile. Recentemente abbiamo fatto alcune iniziative di leggi tese a evitare che si ripetessero casi di intercettazioni anche parziali e buttate sui giornali. Questi casi oggi devono essere limitati e puniti con severità e fermezza. Siamo stati accusati di mettere bavaglio, non c’è un bavaglio ma ci sono le garanzie dell’individuo da preservare. Sono stati spiati politici, vip e, mi spiace dirlo, sono stati spiati praticamente solo politici di una parte politica e non di altre. Spesso vediamo procuratori antimafia che poi scendono in campo in partiti e dalla stessa parte anche questo. A monte a tutto questo si risponde con la riforma della giustizia.