Mala tempora currunt, ed è meglio correre ai ripari. Anche se possono apparire un tantino estremi, come nel caso di Jackson Oswalt: un ragazzino del Tennessee che nel 2018, a solo 12 anni, è diventato il più giovane costruttore di un reattore nucleare della storia. Sembra un disco degli U2, ma il piccolo fisico è veramente riuscito a dar vita a una fusione nucleare in casa.
Con poco più di 10mila dollari di budget e una serie di acquisti su Ebay, Oswalt è riuscito a trasformare la vecchia stanza dei giocattoli in un laboratorio nucleare, stracciando il record precedente, detenuto da un 14enne per la più giovane reazione nucleare nella storia.
Stando a quanto afferma il britannico Guardian, l’impresa del ragazzino americano avrebbe ottenuto il riconoscimento della Open Source Fusor Research Consortium. A due anni di distanza ci si continua a interrogare sulla natura del record: l’associazione non trova particolari attestazioni online e nei registri: sembrerebbe un semplice forum dedicato agli appassionati, di cui sin da giovanissimo Oswalt era un frequentatore. Negli Usa le fusioni fai da te sono un autentico hobby, con team, siti e magazine dedicati.
In uno di questi, Fusor.net, il ragazzino ha raccontato la storia che è stata poi resa celebre dal Guardian e da Fox News: finanziamenti e consigli per gli acquisti del padre dipendente di un’azienda che produce equipaggiamento medico, tanta buona volontà per provare e riprovare, e il monitoraggio online di un forum di appassionati ed esperti hanno portato il giovane Oswalt a riuscire nell’impresa di fondere il nucleo del deuterio ricavando dell’energia, con un’apparecchiatura da 50mila volt.
Gli scienziati sono rimasti cauti, anche perché la fusione nucleare di Jackson Oswalt, non è mai stata riconosciuta da un’organizzazione ufficiale o pubblicata su una rivista accademica. Tuttavia la sua è una storia che dell’incredibile e conclusasi con un lieto fine, al contrario di quanto accaduto a David Charles Hahn, un altro ragazzo giovanissimo e con la passione per il nucleare.
Il 15enni del Michigan è stato ribattezzato il “boyscout radioattivo”. Sognava di costruire un reattore nucleare nel giardino di casa dei suoi genitori. Così nel 1994 ha provato a costruire un laboratorio in grado di produrre energia atomica e materiali fissionabili riconvertibili. Sotto falso nome, era riuscito a contattare organizzazioni ed enti statali – la Società Americana per il Nucleare, il Forum dell’Industria Atomica e la Commissione per la Regolamentazione del Nucleare (NRC).
Si spacciava per un insegnante di fisica e nei primi anni Novanti inviava email quotidiane, ottenendo numerose informazioni utili al suo progetto. Si era messo in contatto con Donald Erb, un dipendente della NRC, che gli aveva insegnato a isolare elementi radioattivi e fornito una lista di isotopi in grado di innescare una reazione a catena.
Il magazine americano Harper’s ha ricostruito l’ossessione del giovane Hahn per un cannone a neutroni con cui sognava di “irradiare tutto quello che poteva”. Una volta ottenuto il manuale d’istruzioni della NRC, ad Hahn non restava che procurarsi gli ingredienti radioattivi per il suo reattore da giardino, tutti fatti in casa: il torio dalle lampade a gas, il radio dai vecchi orologi e l’americio dai rilevatori di fumo.
Il sogno del reattore in giardino è svanito improvvisamente il 31 agosto 1994, per colpa di una segnalazione alla polizia: avrebbe rubato dei pneumatici. Nelle perquisizioni gli agenti trovarono i materiali radioattivi, avvisando l’EPA, l’ufficio per l’ambiente e gli artificieri del Michigan. Il giardino di casa di Hahn venne immediatamente dichiarato inaccessibile e denuclearizzato, mente il ragazzo venne arrestato.
Dopo il carcere, Hahn si è arruolato nell’esercito e ha lavorato per molti anni allo sviluppo di motori nucleari per aerei. Ma il suo spirito da artigiano nucleare non si è mai spento: nel 2007 è stato indagato per furto, perché aveva rubato dei rilevatori di fumo per procurarsi delle piccole quantità di americio. Quando la Polizia lo ha trovato, Hahn aveva il viso pieno di pustole e punti rossi, conseguenti a una esposizione alle radiazioni. Nel settembre del 2016 il “boyscout radioattivo” è deceduto all’età di 39 anni. Le cause della morte, al momento, sono ancora da chiarire.
Una lezione che potrebbe scoraggiare i potenziali apprendisti nucleari di casa nostra, alla prese con scenari apocalittici stimolati dalla guerra.