Perché leggere questo articolo? La vittoria a sorpresa di Elly Schlein alle primarie per eleggere il nuovo segretario del Pd ha innescato un dibattito interno a tutto il centrosinistra, compreso il M5s di Giuseppe Conte. True-News.it ne ha parlato con Roberta Lombardi, storica esponente grillina, assessore uscente nella Giunta regionale del Lazio guidata da Nicola Zingaretti.
Lombardi: “La vittoria di Schlein è una buona notizia”
“Una buona notizia, una buona notizia per il Paese”, dice Roberta Lombardi a True-News.it. Commenta così la vittoria di Elly Schlein, l’assessore uscente alla transizione ecologica e digitale della Regione Lazio nella Giunta guidata da Nicola Zingaretti. Volto simbolo del grillismo delle origini, prima capogruppo alla Camera della storia dei Cinque Stelle, Lombardi, con il tempo, ha abbandonato l’ortodossia per diventare la principale sponsor dell’alleanza organica tra i dem e i pentastellati. Un laboratorio di cui è stata protagonista in Lazio con Zingaretti, un progetto giallorosso laziale poi naufragato con la scelta di Giuseppe Conte di schierare alle ultime regionali la candidatura in solitaria della giornalista televisiva Donatella Bianchi.
Nessun rischio sovrapposizione tra Pd e M5s
Per Lombardi, le sirene degli stellati che in queste ore si congratulano con Schlein, hanno il sapore di una piccola rivincita. E non le fanno effetto nemmeno i timori, pronunciati a mezza bocca tra i fedelissimi contiani, di un Pd rinnovato in grado di togliere al M5s il monopolio del progressismo spinto e dell’opposizione dura a Giorgia Meloni. “Con Bonaccini per noi sarebbe stato più semplice”, confessa a True-News a taccuini chiusi un deputato del Movimento. Lombardi risponde in chiaro: “Il Pd di Schlein e il M5s di Conte diventeranno sovrapponibili forse tra cento anni”.
Lombardi provoca Conte: “Vorrei un M5s scalabile”
L’assessore uscente di Zingaretti, in sintesi, vede il suo partito ancora diversi passi indietro rispetto al Nazareno. “È bello che una forza politica e i suoi elettori possano scegliere davvero la propria guida, e quindi la visione che interpreta, in una vera competizione, correndo il rischio anche di un risultato a sorpresa come è quello di ieri sera”, provoca Lombardi. E ogni riferimento al M5s contiano non è puramente casuale. “Per cominciare adesso, dopo anni di destrutturazione, nel Movimento vanno bene gli incarichi fiduciari – spiega Lombardi a True-News.it – Bisogna partire, ma a tendere vorrei un partito scalabile, con strutture elette dal basso”. Il sotto testo, molto poco implicito, ci dice che attualmente il M5s non è un partito contendibile, troppo schiacciato sulla figura di Conte.
Primarie con ripercussioni oltre il Pd
Lombardi non lesina sul trionfalismo, parlando del ribaltone che ha portato alla vittoria sorprendente di Schlein. Per l’esponente pentastellata le primarie di domenica hanno un valore che va oltre le dinamiche interne del Partito Democratico. “Non si tratta solamente di una decisione maturata all’interno di un partito. Anzi è una scelta che è frutto del voto dell’elettorato di una forza politica che è evidentemente più avanti dei suoi rappresentanti in tema di leadership”, continua Roberta Lombardi nel suo colloquio con True-News.it.
Lombardi spera nel ritorno dei giallorossi
Ma non è che l’assessore di Zingaretti vuole prendere la tessera del Pd di Elly Schlein? “No, aspettiamo a vedere se ci sarà davvero un rinnovo delle politiche del Pd, io auspico una svolta nei rapporti con il M5s, una svolta che dovrà partire da un Pd con un’identità chiara e accompagnabile alla nostra”, conclude Lombardi. Che, nel frattempo, punzecchia Conte sulla contendibilità del M5s.