Perché leggere questo articolo? Il ministero della Salute di Gaza ha pubblicato una lista coi nomi di oltre 34 mila palestinesi morti nella guerra con Israele.
Trentaquattromila e trecentoquarantaquattro. Sono i nomi nella lista dei palestinesi morti resi pubblici dal ministero della Salute di Gaza. Dallo scorso 7 ottobre le vittime palestinesi in attacchi israeliani sono state anche di più. Ci sarebbero altri 7mila corpi che non è ancora stato possibile identificare, per un totale che supera i 40mila morti. Al momento a Gaza è stato data un’identità solo all’80 per cento dei cadaveri.
La lista dei morti a Gaza
Hamas nel documento di 649 pagine non distingue tra civili e miliziani. La maggior parte dei 34.344 morti può essere identificata come civile basandosi solo sull’età e sul sesso. Include 11.355 bambini, 2.955 persone di età pari o superiore a 60 anni e 6.297 donne. Ci sono anche molti uomini civili in età da combattimento che sono stati uccisi. Tra i palestinesi uccisi a Gaza ci sono 169 bambini nati dopo il 7 ottobre e un centenario, nato nel 1922. Più di 100 pagine contengono i nomi di vittime di età inferiore ai 10 anni, mentre i primi nomi di adulti compaiono solo a pagina 215.
Il bilancio ufficiale con la tragica conta delle vittime fornito dalle autorità sanitarie non racconta la storia completa. All’appello delle perdite palestinesi mancano le persone sepolte sotto le macerie degli edifici crollati e quelle non uccise direttamente da bombe o proiettili. Secondo le autorità sanitarie, sarebbero 10mila le persone rimaste sepolte negli edifici crollati.
Il ministero della Salute di Hamas è attendibile?
Israele, dal canto suo, dichiara che i palestinesi uccisi a Gaza dall’inizio del conflitto sono 17mila militanti di Hamas, senza però fornire le cifre dei civili caduti. Le autorità israeliane mettono in dubbio le cifre del bilancio delle vittime fornito dalle autorità di Gaza, in quanto controllato da Hamas. Tuttavia, il personale sanitario di Gaza può vantare un un curriculum reso credibile dalle guerre passate. Quando tra il 2009 e il 2021 gli investigatori delle Nazioni Unite hanno stilato le proprie liste dei morti hanno scoperto che corrispondevano in gran parte a quelle di Gaza. “Purtroppo, abbiamo la triste esperienza di dover coordinare con il Ministero della Salute i dati sulle vittime ogni pochi anni”, ha affermato Farhan Haq, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite . “I loro dati si sono dimostrati generalmente accurati“.