Perché leggere questo articolo? Rocco Casalino ha denunciato di essere rimasto vittima di una truffa sui lavori di ristrutturazione della sua casa a Roma. Lavori effettuati per meno della metà, a fronte di un pagamento di 41mila euro. Una vicenda che è la spia dei problemi di un settore selvaggio, che necessita di una regolamentazione.
La storia di Casalino e il bisogno di una legge
Si accerterà se si è trattato di bonus edilizi o meno. Una circostanza che renderebbe la vicenda di Rocco Casalino alla stregua di un contrappasso. In quel caso l’ex portavoce di Giuseppe Conte sarebbe vittima del Superbonus, uno dei provvedimenti simbolo del governo guidato dall’attuale leader del M5s. Comunque, la storia dello spin doctor dei Cinque Stelle è paradigmatica della giungla della legislazione edilizia in Italia.
La denuncia di Casalino
Ma partiamo dai fatti, raccontati da Casalino a Striscia La Notizia e riportati dal Corriere della Sera. L’ex portavoce del presidente del Consiglio ha denunciato l’azienda Lv Ristrutturazioni & costruzioni per essersi intascata 41mila euro a fronte di uno stato di avanzamento dei lavori fermo al 40% nella casa dell’esponente pentastellato. Una truffa, secondo Casalino. Mentre i due imprenditori Dante e Valerio Lucini hanno sostenuto di non aver mai conosciuto il noto comunicatore.
41mila euro per lavori lasciati a metà
41mila euro versati per lavori di ristrutturazione effettuati solo in maniera residuale. Una denuncia penale che è arrivata dopo che Casalino aveva proposto di chiudere la questione chiedendo indietro 20mila euro. Ma niente da fare. La Lv avrebbe risposto alla richiesta dello spin doctor con un nuovo elenco di costi, considerato dalla presunta vittima di truffa come stilato “in modo arbitrario”. Inoltre, i Lucini risultano non avere nessuna proprietà intestata. Il che farebbe propendere per l’ipotesi della truffa.
Casalino: oltre al danno la beffa
Un’ipotesi avanzata anche da altri clienti in giro per Roma. Lavori completati al 40% e poi l’azienda è sparita, senza pagare nemmeno gli operai. Almeno stando al racconto e alla denuncia di Rocco Casalino. Oltre al danno, la beffa. Il famoso presunto truffato, quindi, ha dovuto rivolgersi a un’altra impresa. Solo che è stato costretto a spendere di nuovo la cifra intera del contratto. Questo perché nessuno gli avrebbe certificato i lavori effettuati fino a quel momento dall’altra ditta, pari a un valore di circa 15-20mila euro.
Una giungla di 188 leggi
Una giungla, dunque. Eppure la legislazione sull’edilizia in Italia, dal 1942 al 1999, contava 188 leggi, 67 decreti e 102 circolari. Poi è arrivata l’epoca delle direttive europee e della tentata riorganizzazione della materia nel Testo Unico per l’Edilizia.
L’esigenza di una legge sull’edilizia
Nonostante ciò, siamo ancora di fronte a un settore selvaggio. Un ambito in cui mancano tempistiche certe per portare a termine un lavoro. Un settore in cui, sempre più spesso, non vengono rispettati i costi dei preventivi. Portando così a costi maggiori e imprevisti per il cliente. Anche il tema delle penali è un risiko in cui è difficile districarsi, senza intraprendere un lungo percorso legale con esiti e tempistiche tutt’altro che certe. A ciò si aggiunge il tema delle riserve. Un istituto che consente alle imprese appaltatrici di poter avanzare richieste su fatti economici e tecnici.
Casalino impigliato nella giungla
Da qui la necessità di contingentare questo sistema e, più in generale, di avere una legge di sistema sull’edilizia. Anche alla luce dei numeri delle truffe che riguardano tutti i bonus edilizi. Superbonus incluso. Si parla di circa 12 miliardi di euro sottratti allo Stato, stando ai dati di agosto scorso. E questo è anche a causa di un settore che manca di una legislazione organica e adeguata. Una giungla selvaggia in cui ora è rimasto impigliato anche Rocco Casalino.