Perchè leggere questo articolo? Terremoto giudiziario in Liguria. Il centrodestra fa quadrato. Ma tutti gli scenari sono ad oggi ancora possibili. Comprese le dimissioni di Toti. Le reazioni
E’ un terremoto, la bufera giudiziaria abbattutasi sul governatore della Liguria Giovanni Toti. Ai domiciliari con l’accusa di corruzione. Una notizia che ha colto completamente di sorpresa non solo la sua parte politica ma anche altri osservatori politici. Dal presidente della Regione solo pochissime parole ai cronisti rientrando a casa a Genova: “Siamo tranquilissimi”.
Caso Toti, Lollobrigida: “A venti giorni dal voto…”
“Ho visto che queste lunghe indagini, credo d’aver capito tre anni, si concludono a 20 giorni dal voto con importanti arresti: abbiamo fiducia nella magistratura, auspichiamo che il presidente Giovanni Toti possa dimostrare la sua estraneità ai fatti, ma ovviamente possiamo solo guardare a quello che accade e cercare di comprendere le ragioni che hanno portato a questa situazione”, commenta Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura.
Salvini: “Anche io rischio la galera perchè ho bloccato gli sbarchi”
Così il vicepremier Matteo Salvini: “Non mi basta l’iniziativa di un giudice per sentenziare che qualcuno a Bari o a Genova è una persona per male. Quindi, conto che si faccia chiarezza il prima possibile”. “Per me – ha sottolineato il leader della Lega – ogni cittadino italiano è innocente fino a prova contraria a Bari, a Torino, a Genova e ovunque. E, quindi, non commento. Mi spiace, però io stesso sono a processo e rischio la galera perché ho bloccato gli sbarchi”.
Sangiuliano: “Bisogna attendere sino alla sentenza”
“Io confido nella magistratura che è un potere autonomo e indipendente, spero che chi deve dimostrare la propria innocenza abbia la possibilità di farlo. Credo anche in quell’assunto della Costituzione secondo cui fino a adesso sentenza passata in giudicato bisogna sempre attendere”, è il pensiero del ministro Gennaro Sangiuliano.
Fontana: “Sono assolutamente sconcertato, mi pare un teorema”
Il governatore lombardo Attilio Fontana si è detto “assolutamente sconcertato. Sono assolutamente stupito. Sono assolutamente garantista come nei confronti di tutte le persone che sono sottoposte a ogni tipo di indagine. In questo caso poi conoscendo Giovanni lo ritengo una persona assolutamente seria, per bene, onesta, per cui lo sconcerto e’ ancora maggiore”. Secondo Fontana queste “contestazioni” sembrano più “un teorema che una realtà”. Ma anche il sindaco di Milano Beppe Sala ha commentato: “Io Toti lo conosco bene e l’ho visto anche di recente in Liguria, con lui ho anche un rapporto personale quindi al di là di questo come si fa a commentare una cosa del genere?”
Il coordinatore ligure di FdI: “Elezioni anticipate? Non sono da escludere”
Ripercussioni sulla Giunta ligure? A non escluderle, intervistato da Affaritaliani.it, è stato il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Matteo Rosso: “Per un certo periodo andrà avanti il vice-presidente Alessandro Piana (Lega, ndr) poi si vedrà. Al momento non so davvero che cosa aggiungere, è troppo presto. Dovrò anche consultarmi con i vertici nazionali del mio partito (…) In Liguria le elezioni sono in programma da ottobre del 2025 ma l’ipotesi delle elezioni anticipate in Regione a questo punto non si può escludere. E bisogna anche vedere le scelte che opererà Toti, magari per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e cade tutto e si va al voto. E’ davvero presto per aggiungere altro. A caldo posso dire solo queste cose”