Perché leggere questo articolo? Manca pochissimo all’inaugurazione dell’Anno Santo, ma Roma è tutt’altro che pronta al Giubileo. Lo status dei lavori: una sola opera conclusa.
Un’opera completa su 280 previste. Visto che parliamo di Giubileo, è il caso di dirlo: una ogni morte di Papa. Mancano sei mesi all’avvio dell’anno più importante della Cristianità e la Città Santa è tutt’altro che pronta. La Porta Santa verrà aperta la vigilia di Natale di quest’anno e Roma è ancora un cantiere aperto. Lavori non ancora iniziati, ancora in fase di approvazione e lavori aggiunti. Al momento c’è una sola opera realizzata.
Lo stato dell’arte del Giubileo
A mettere le cose in chiaro(scuro) è stato il sindaco di Roma. Il 5 febbraio scorso Roberto Gualtieri ha incontrato a Palazzo Chigi Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Dopo dodici riunione, come riporta Roma Today, la cabina di regia ha fatto una resa dei conti sul Giubileo. Gli interventi previsti nella Capitale sono 230. Sono letteralmente lievitati, visto che all’inizio avrebbero dovuto essere 184. C’è stata una rimodulazione, complice anche il Pnrr.
I progetti legati al Giubileo sono cambiati varie volte. I primi 87 interventi “considerati “essenziali e indifferibili” sono stati presentati a inizio 2023. Riqualificazione e valorizzazione, accessibilità e mobilità, ambiente e territorio, accoglienza e partecipazione. Queste le macro aree del progetto “Caput Mundi” del Pnrr, per cui il governo ha stanziato 2,3 miliardi di euro. Che arrivano a quasi 3 miliardi con l’intervento della Santa Sede.
Il decreto accelera lavoro non sembra aver funzionato
Il 4 febbraio dello scorso anno il sindaco Gualtieri è stato nominato Commissario straordinario per il Giubileo, diventando di fatto il responsabile del programma di lavori. Con un Decreto legislativo dell’8 giugno 2023 il Governo ha autorizzato procedimenti accelerati per favorire la promozione delle opere. Soprattutto, è stata iscritta di diritto nell’elenco delle stazioni appaltanti la società Giubileo 2025 S.p.a., costituita in-house al Ministero dell’Economia e delle Finanze con 5 milioni di euro di capitale.
Interventi che avrebbero dovuto permettere uno sprint ai lavori per il Giubileo. Al momento, però, non c’è tratta di questa accelerazione. Nelle slide presentate dal commissario Gualtieri alla cabina di coordinamento, lo stato di avanzamento dei lavori a inizio 2024 è questo: 32 interventi, ovvero 70 cantieri, sono in corso. Sessanta saranno avviati entro maggio 2024, a nove mesi dall’inizio ufficiale del Giubileo. Trenta sono ancora in fase di gara e ben 107 sono ancora in fase di progettazione. Il che significa che per vederli arrivare a dama ce ne vorrà ancora molto, perché non c’è ancora la gara per individuare la ditta che si occupi di metterli a terra.
Non tutto è desolazione. Nell’aggiornamento presentato da Gualtieri quasi la metà delle opere (il 48,9%) è coerente con il cronoprogramma. Le 98 opere previste dal Dpcm, però, sono in ritardo “contenuto”, di un trimestre. Il risultato “non è in pericolo”, si legge nelle slide. Ci sono 20 interventi, invece, per i quali le criticità sono maggiori e i ritardi risultano più consistenti: si va a finire, presumibilmente, ben oltre l’inizio del Giubileo.
L’unica opera del Giubileo conclusa
Al momento, l’unica opera conclusa è l’area di raccolta dei pellegrini a Vergata. Nel quartiere sono stati realizzati interventi di arresto del degrado e messa in sicurezza per ottenere il collaudo statico della nuova area eventi dove ci sono le Vele della Città dello Sport, un investimento che ha cubato 70 milioni di euro. A meno di sei mesi dall’apertura della Porta Santa, Roma è ancora una città aperta ai lavori. Per il Giubileo sarà corsa contro il tempo.
Il dpcm Giubileo con tutte le opere previste (e non ancora realizzate)