Voglio ricordare in questa giornata quello che è stato un grande sindaco di Milano, e per me anche un caro amico, Carlo Tognoli. Vi dico subito che sulla mia scrivania conservo un libro di Carlo Tognoli scritto, a quattro mani, con Ludovico Festa. Si intitola “Milano e il suo destino” ed è un dialogo che ripercorre la storia della nostra città dall’impero romano al 2000. Proprio qui Carlo scriveva che “il destino di Milano è tenace” e che “grazie allo spirito imprenditoriale Milano crea e distribuisce ricchezza”. E io sono convinto, oggi più che mai, che è proprio di questa tenacia e di questo spirito imprenditoriale che la nostra città ha bisogno. Ancor di più dopo un anno e mezzo di difficoltà e di incertezze continue.
“Le imprese siano libere di agire con libertà”
Confcommercio rappresenta la volontà delle aziende di non arrendersi e chiede che le imprese abbiano la possibilità di dispiegare energie e risorse al meglio. Come scriveva Carlo amare Milano forse è proprio questo: permettere alla città di dispiegare la sua vocazione autentica, il suo destino profondo, la sua vera identità che ha sede nel lavoro e nelle imprese. Naturalmente in questo percorso ciascuno ha una responsabilità individuale, ma è un risultato che si può raggiungere soltanto lavorando insieme.