“Penso che sia una campagna elettorale insolita. E’ normale che, avendo a disposizione poco tempo rispetto a quella del 2018, sia breve, caratterizzata da molti slogan che hanno il bisogno di attrarre più consensi possibili”. Così Marta De Vivo, 21 anni, influencer e blogger seguitissima sui social (su Instagram conta 37mila follower) dove spiega ai suoi coetanei gli aspetti più salienti della politica e dell’attualità.
De Vivo: “Dai politici mi aspetto più cinismo”
Marta fa riferimento a “Salvini che pontifica sulla legge Fornero, su quota 41 o Ponte sullo Stretto. Loro sono già stati al Governo ma non sono riusciti a realizzare queste misure”. L’influencer ne ha anche per il PD: “Ha ideato questa campagna comunicativa molto ideologica e poco pragmatica: questo porta a una divisione interna tra gli elettori. Si crea una visione bipolare che accresce il rancore sociale. E, visto il periodo che stiamo per affrontare, avrei preferiti più cinismo”.
Marta ha 21 anni e, da rappresentante di una generazione giovanile, ha a cuore il tema dell’Università: “Salvini ha parlato del numero aperto a medicina: mi sembra proposta sensata pensando a quanti abbiano voglia di accedere a questo corso”. Per il resto, Marta vede un grande vuoto, una voragine che separa i giovani e i partiti.
De Vivo: “Nessuno sta proponendo misure per evitare che i ragazzi vadano all’estero”
“Nessuno sta proponendo misure per evitare che i ragazzi vadano all’estero. Azione e Italia Viva hanno proposto di incentivare l’impresa giovanile in maniera articolata tagliando le tasse per le aziende. Ma non ci sono le coperture. Sono numeri campati in aria. Tutti parlano di giovani ma nessuno di coperture”.
“Va avanti il partito dei no mentre è il momento del pragmatismo”
Insomma, “molta demagogia e poca sostanza”. “Va avanti il partito del no. Parlando di energia, vedo uno scontro ideologico tra chi crede al nucleare e chi no. Non sono esperta del settore ma, da attenta ossservatrice, siamo in una situazione disperata e nessuno sa realmente come uscirne. Il piano presentato da Cingolani ne è un esempio. Lui fa quello che deve fare ma il problema non è il suo decalogo ma tutte le persone che sparano a zero sui rigassificatori. Non è il momento di dire no: è il momento delle soluzioni pragmatiche”.
Marta non nasconde la sua preoccupazione. Che è quella di un’intera generazione. I politici stanno tentando di avvicinarla grazie all’uso di TikTok: “Non è sbagliato sfruttare il mezzo per comunicare. Ma l’esordio di alcuni politici mi fa pensare a una persona che va al mare e, invece, di indossare un costume, mette un vestito. Avrebbero potuto affidare l’uso di questi social ai movimenti giovanili dei partiti dando voce ai militanti che hanno poca voce in capitolo. Un’occasione per mettere in risalto personalità alternative. Invece i politici hanno preferito fare i protagonisti”.