Per la politica sono giorni parecchio frenetici, dove in riunioni ristrette e incontri si discute animatamente di collegi e di candidature nelle liste. Vale anche per le liste M5S dove però, contrariamente ai rumors che c’erano fino ad un mese fa, il limite dei due mandati – grazie anche alla spinta di Beppe Grillo – è stato confermato e molti big della prima ora non potranno più ricandidarsi. Di fronte però a importanti personalità che sono arrivate a fine corsa, però, non mancano persone che sgomitano per la propria occasione in Parlamento.
Liste M5s, ecco chi potrebbe entrare
Delle personalità che non potranno più ricandidarsi si sono già spesi fiumi di parole; poco invece si è detto dei grillini che potrebbero sbarcare nel prossimo Parlamento. Con la conferma del vincolo del doppio mandato infatti, se da un lato non vedremo più nella Camera o al Senato alcuni big di peso, dall’altro è molto probabile che entrino a Montecitorio e a Palazzo Madama volti poco noti alla stampa, ma ben noti all’universo grillino.
Dai Comuni al Parlamento
In vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, nelle liste del Movimento cinque stelle potrebbe esserci spazio anche per alcuni attivisti che vengono dai Comuni. Poco conosciuti dalla stampa ma noti alla base grillina, fanno parte di quella schiera di persone che hanno sempre lavorato sui territori. Il nome più noto a tal proposito è certamente quello di Chiara Appendino, ex sindaca di Torino, che in virtù del “mandato zero” da consigliera comunale può tentare un giro in Parlamento.
Carta ugualmente spendibile, in quanto non ha fatto alcun mandato elettivo, è anche l’ex ministro dell’ambiente (nel Conte I) Sergio Costa. Campano, ha mantenuto i rapporti con il Movimento anche dopo essere tornato al suo lavoro. Stesso discorso vale per Paolo Pisano, torinese, ex ministra in quota M5S per l’innovazione digitale.
Ex sindaci e consiglieri al primo mandato
Possono poi aspirare ad una candidatura (situazione giudiziaria permettendo) anche alcuni ex sindaci grillini, che non si sono ricandidati dopo il loro primo mandato in Comune. Qualche esempio? L’ex sindaco di Livorno Filippo Nogarin, l’ex prima cittadina di Carbonia Paola Massidda, l’ex sindaco di Bagheria Patrizio Cinque (oggi collaboratore dei grillini all’assemblea regionale sicialiana) e l’ex sindaco di Carrara Francesco De Pasquale. Nelle liste del Lazio, invece, potrebbe rientrare in gioco anche Antonio Cozzolino, ex sindaco di Civitavecchia che ha svolto solo un mandato.
Ex consiglieri comunali che potrebbero tentare il passaggio in Parlamento, invece, coloro che sostenevano la maggioranza con Virginia Raggi come Giuliano Pacetti, Andrea Coia, Valentina Vivarelli, Veronica Mammì e Pietro Calabrese. A Torino, invece, potrebbe tentare la corsa l’ex assessore grillino all’ambiente di Torino Alberto Unia, molto vicino all’ex sindaca Chiara Appendino.
Le difficoltà delle liste in Lombardia
Il Movimento cinque stelle è molto più radicato al Sud che al Nord. Lo sa bene Giuseppe Conte, che vorrebbe mettere al sicuro alcuni “nordisti” a lui vicini in alcuni collegi al Sud. Ma lo sanno bene anche gli attivisti lombardi, che sul territorio hanno perso molto dell’entusiasmo iniziale per un crollo netto delle percentuali. Sarà forse per questo, o forse per qualche punto di programma non mantenuto, che trovare nomi spendibili in Lombardia disposti quindi a lottare contro esponenti di punta del centrodestra/centrosinistra, non è per nulla semplice.
Avrebbe infatti la possibilità di candidarsi in Parlamento Angelo Cipriani, ex sindaco di Sedriano e primo sindaco grillino in Lombardia. È noto però che la sua delusione politica, derivante da una mancata riconferma in Comune, lo stia facendo desistere dal mettersi a disposizione per Roma. Discorso simile, sempre in Lombardia, vale anche per l’attivista Simone Ligorio. Uno dei volti più conosciuti nell’area del magentino-abbiatense ed anche ex collaboratore al ministero di Stefano Buffagni.
Difficili candidature nelle liste
Contattato da True-News, Ligorio (che ha svolto un solo mandato come consigliere comunale di Bareggio) è stato caustico. “Sì è vero, avrei tutti i requisiti per candidarmi – ha affermato – ma preferisco fermarmi per un po’. Qui in Lombardia, poi, la situazione è difficile. Il Movimento cinque stelle di oggi, che ancora parla troppo poco alle imprese, rischia di prendere una percentuale davvero bassa. Cosa proponiamo alle imprese del Nord che stanno aspettando risposte e che sono in difficoltà? Se parliamo solo di reddito di cittadinanza e di salario minimo, temi sacrosanti, sembriamo a mio avviso troppo spostati a sinistra. Invece noi siamo nati per parlare a tutti, tanto ai lavorati quanto alle imprese“.
Raccattare consensi in Lombardia dunque, per il Movimento cinque stelle, sarà un’impresa davvero ardua. A livello di personalità si potrebbe puntare su Mattia Calise, primo consigliere comunale grillino a Milano. Ma non pare interessato al Parlamento e a rimettersi nella mischia. Mentre Gianluca Corrado e Patrizia Bedori, entrambi ex consiglieri comunali di Milano, hanno tutti e due abbandonato il Movimento (così come l’europarlamentare Eleonora Evi, oggi in Europa Verde). E Stefano Buffagni, il grillino più conosciuto al Nord, non è più candidabile per aver già svolto due mandati.
Ecco quindi che un nome spendibile per il Parlamento, a Milano e dintorni, potrebbe essere quello di Elena Sironi. Già indicata per le ultime amministrative milanesi come candidata sindaco grillina dagli attivisti, aveva poi ceduto il passo alla “contiana” Layla Pavone. Ora, dopo essere stata votata come rappresentante della circoscrizione Nord del nuovo consiglio Nazionale M5s, è pronta a giocarsi le sue carte.
Le liste M5s tra esterni “civici” e ritorni di fiamma
Giuseppe Conte però, per costituire le nuove liste del Movimento, non guarda solo all’universo movimentista. A potersi giocare qualche carta, infatti, sono anche alcuni ex parlamentari che si erano in parte allontanati dal Movimento. Alessandro Di Battista, il grande ex duro e puro “anti-Pd”, è sicuramente il nome più illustre. È però importante segnalare il lavorio di Conte per cercare nome civici spendibili (e in quest’ottica si potrebbe inserire il giornalista pacifista Michele Santoro) fronte che ancora potrà riservare sorprese (un intellettuale vicino al m5s, ad esempio, è anche Tomaso Montanari).
Certo è che potrebbe rispuntare come candidata l’ex deputata Silvia Chimienti, vicina al mondo della scuola e che negli ultimi anni si era allontana dal Movimento. Oppure l’ex senatrice siciliana Ornella Bertorotta, già nelle liste del parlamento del 2018 ma che all’ultimo aveva deciso di ritirarsi.
M5s, i senatori che puntano al secondo mandato
All’interno delle nuove liste m5s, questo è certo, ci saranno anche alcuni parlamentari uscenti che si sono distinti nel nuovo corso contiano. Ad essere sicuramente ricandidata, ad esempio, sarà la capogruppo al Senato Mariolina Castellone, distintasi negli ultimi mesi anche per il discorso della “non-sfiducia” a Mario Draghi. Medico e con un dottorato alle spalle, è diventata una dei volti più noti del “nuovo movimento” anche per le ospitate in tv.
Potranno poi aspirare nuovamente ad un seggio, in quanto al primo mandato e vicini al leader 5 Stelle, anche il ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli; la senatrice Giulia Lupo (romana e molto vicina a Giuseppe Conte e Paola Taverna); Ettore Licheri (sardo e “contiano di ferro”); il pugliese Mario Turco (che è anche vicepresidente del Movimento cinque stelle); Alessandra Maiorino, Gabriella Di Girolamo, Emma Pavanelli e la piemontese Susy Matrisciano. A quota un mandato sono anche la torinese Elisa Pirro, il calabrese Giuseppe Auddino, il componente della commissione esteri Gianluca Ferrara (che Giuseppe Conte aveva sponsorizzato come nuovo presidente della commissione esteri al Senato), Agostino Santillo (campano) e i pugliesi Iunio Valerio Romano e Marco Pellegrini.
Discorso a parte, invece, lo merita la senatrice Barbara Floridia, proposta da Giuseppe Conte per le primarie del centrosinistra in vista delle regionali in Sicilia. Il leader Giuseppe Conte, a seguito dello strappo con il Partito Democratico, starebbe infatti valutando una corsa in solitaria anche in vista delle regionali siciliane. E in quel caso, se ciò dovesse davvero accadere, a guidare la lista grillina sarà probabilmente proprio Barbara Floridia, arrivata seconda nelle primarie del “campo largo” siciliano.
M5s, chi sono i deputati verso la rielezione
Se non mancano senatori che potrebbero essere rieletti per un secondo mandato, a sgomitare per un nuovo giro in parlamento ci sono anche diversi deputati al primo mandato. Rispetto ai senatori, però, i volti abbastanza noti che potrebbero aspirare ad una riconferma sono meno. Molti parlamentari a Montecitorio hanno deciso di aderire al progetto di Luigi Di Maio). Vanno verso una riconferma quasi sicura in Parlamento, anche per una personale vicinanza al leader Giuseppe Conte, il nuovo capogruppo alla Camera dei deputati Francesco Silvestri (che ha preso il posto dell’ex capogruppo Davide Crippa), il piemontese Luca Carabetta, esperto di innovazione, il nuovo volto televisivo del Movimento cinque stelle Vittoria Baldino e il vicepresidente grillino “anti-Lega” Riccardo Ricciardi. Ad avere un mandato alle spalle, inoltre, vi sono anche Gilda Sportiello (campana molto vicina a Roberto Fico); e Davide Aiello (neo capogruppo della commissione lavoro del Movimento cinque stelle).