Che le città pullulino di manifesti elettorali a poche settimane dal voto non sorprende (anzi, sarebbe preoccupante il contrario) ma quando gli aspiranti consiglieri, per fare promozione di se stessi, indicano sui cartelloni un numero di cellulare da chiamare ci si aspetta che questo risponda. E invece in diversi casi, come verificato da True News, molti di loro sono irraggiungibili.
Cittadino chiama, candidato non risponde: l’inutilità dei manifesti elettorali
Nelle grandi città italiane che andranno al voto in ottobre (Milano, Torino, Napoli, Roma e Bologna) le città sono piene di cartelloni elettorali di questo genere. Nella città di Milano basta farsi un giro in macchina per notare questi manifesti grazie ai quali i politici cercano di auto-promuoversi. Peccato però che riuscire davvero a contattarli, per un normale cittadino che voglia fare delle domande, si rivela spesso un’odissea.
Fabrizio De Pasquale (Forza Italia)
Un primo caso concreto di politico che non risponde alle telefonate è Fabrizio De Pasquale, attualmente consigliere a Palazzo Marino e capogruppo di Forza Italia. Il forzista, che sostiene la candidatura del candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo, ha issato manifesti nelle città indicando anche un numero di cellulare (preceduto dalla frase “per le tue battaglie di libertà“) che però non è raggiungibile.
Pietro Celestino (Fratelli d’Italia)
Pietro Celestino, anche lui della coalizione di centrodestra, sostiene come anche Forza Italia il candidato sindaco Luca Bernardo. Il suo slogan è “La forza del fare” ma si è rivelato, a diversi tentativi di chiamata, anche lui non rintracciabile. E questo nonostante sul suo manifesto elettorale sia anche molto chiaro l’invito “contattami“.
Gianluca Comazzi (Forza Italia)
Altro esponente di Forza Italia che ha deciso di ricandidarsi è Gianluca Comazzi, già consigliere comunale in questi cinque anni di consigliatura. Come il collega Fabrizio De Pasquale il suo manifesto elettorale, caratterizzato dallo slogan “il tuo amico per Milano”, presenta un numero di cellulare privato. Nel momento in cui si prova a contattarlo però, anche nel suo caso, l’unica risposta che si ha è quella della segreteria telefonica. La campagna elettorale di Comazzi richiama la sua passione per il mondo degli animali, per il quale si è sempre impegnato. Peccato però che, per un cittadino interessato a questi temi, contattarlo sia piuttosto difficile.
Aspiranti consiglieri comunali, c’è anche chi risponde
Se è vero che ci sono coloro che non rispondono alle chiamate, pur mettendo in evidenza il loro contatto, c’è anche chi invece risponde ed è giusto sottolinearlo.
Alessandro De Chirico (Forza Italia)
Alessandro De Chirico, consigliere comunale in carica per Forza Italia, ha deciso di ricandidarsi al consiglio comunale per sostenere Luca Bernardo. Chi volesse contattarlo per qualche domanda il candidato risponde, ed è giusto in questo caso darne merito.
Comunali Milano, il Pd punta sui live Instagram
Il centrosinistra, rispetto al centrodestra, è un po’ più in ritardo sulla stampa dei manifesti elettorali motivo per il quale sta puntando sempre più sui social network. Per ricevere domande dai milanesi alcuni candidati consiglieri del Pd (tra cui Federico Bottelli, Natascia Tosoni, Roberta Osculati e Carmine Pacente) stanno infatti organizzando in questi ultimi giorni di agosto dirette Live su Instagram che hanno però un vulnus di fondo: la fetta di elettori attiva su Instagram e che segue i profili politici dei candidati è una piccolissima parte.
Per un cittadino medio poco interessato alla politica parlare con un candidato rimane comunque un’odissea, a meno che non si imbatta per puro caso in qualche banchetto politico di quartiere.
L’attivismo di Pierfrancesco Maran
Una delle personalità più attive in città, che si sta distinguendo per attivismo elettorale, è Pierfrancesco Maran. L’assessore all’urbanistica, tramite il suo tour nei quartieri “MaranXMilano”, punta a fare di nuovo il pieno di preferenze tra i milanesi nella speranza di essere riconfermato nel ruolo che attualmente ricopre.