I problemi della scuola, la rincorsa di Impegno Civico e i paradossi del voto utile. Come questo, spiegato dall’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a True-News.it: “Con questa legge elettorale che premia le coalizioni, oggi votare per il M5s significa rischiare di cancellare il reddito di cittadinanza, dato che la destra lo vuole abolire. E quindi il reddito di cittadinanza si salva votando per il centrosinistra, non per il M5s”.
Azzolina: “Molti dirigenti mi dicono che senza personale stanno facendo fatica ad aprire le scuole”
Azzolina, che ha lasciato i Cinque Stelle a giugno scorso, è candidata all’uninominale alla Camera a Siracusa per il centro sinistra e al proporzionale a Siracusa-Ragusa-Calatino e Niscemi, Catania-Acireale, Gela-Marsala-Agrigento e Biella-Novara-Verbania-Vercelli per Ic di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci. Ma soprattutto è stata ministro dell’Istruzione. “In questo momento sembra che il Covid non ci sia più, i dirigenti scolastici mi dicono che avrebbero voluto molta più attenzione. Io spero ovviamente che non accada, ma se a ottobre o a novembre dovessimo avere una nuova variante ci troveremmo impreparati”, spiega Azzolina a True-News.it.
Che, nel giorno dell’inizio dell’anno scolastico per molti studenti, elenca alcuni dei problemi della scuola: “Siamo impreparati perché non c’è più il personale Covid, i 70mila docenti e personale Ata in più che noi avevamo inserito per fronteggiare la pandemia. Non c’è più l’obbligo delle mascherine e il personale non vaccinato è rientrato in servizio. E poi mancano i supplenti e rischiamo di avere buchi, soprattutto sul sostegno. Molti dirigenti mi dicono che senza personale stanno facendo fatica ad aprire le scuole”.
Le due proposte sulla scuola: “middle management” e riforma delle scuole secondarie, di primo e secondo grado
Sulla scuola Azzolina lancia due proposte contenute nel programma di Ic. La prima è l’introduzione delle figure di “middle management”. “Vogliamo partire dall’istituzione di alcune piccole carriere, perché già oggi tra i docenti e il personale Ata ci sono figure che si occupano di ambiti specifici, oltre a quelli di stretta competenza, come ad esempio il bullismo, ma a questo non corrisponde un adeguamento di retribuzione e un riconoscimento contrattuale”. Il secondo punto è la riforma delle scuole secondarie, di primo e secondo grado.
“Oggi gli istituti tecnici e professionali sono considerati, a torto, scuole di serie B e ci sono delle posizioni professionali scoperte perché manca la formazione. Negli istituti tecnici e professionali è alta la dispersione scolastica e molti abbandonano la scuola prima dei 16 anni e diventano dei neet – spiega Azzolina – anche per questo motivo bisognerebbe aumentare di due anni il periodo della scuola secondaria di primo grado per rendere più matura la scelta di quella che una volta era la scuola superiore, che invece andrebbe ridotta a tre anni. Con più studenti consapevoli si potrebbe investire di più sui tecnici e i professionali, raccordandoli direttamente con le piccole e medie imprese del territorio”.
Azzolina: “Noi difendiamo il reddito di cittadinanza e vogliamo migliorarlo nelle politiche attive del lavoro”
E poi c’è la politica. I timori “per la vittoria di una destra che taglierebbe i fondi alla scuola statale, dando priorità alle paritarie”. “Io gli otto miliardi di euro di tagli della Gelmini alla scuola statale me li ricordo, li ho vissuti da docente sulla mia pelle, e all’epoca Giorgia Meloni era ministro della Gioventù e Matteo Salvini era deputato della Lega”. Anche “il sovraffollamento scolastico è un’eredità della Gelmini, che cambiò i parametri numerici per la costituzione delle classi”.
Che ne pensa della rimonta nei sondaggi del M5s? “Conte si sta appropriando del reddito di cittadinanza, una riforma voluta da Di Maio come capo politico del M5s e poi come ministro del Lavoro, un’idea del Movimento quando ancora Conte non era nemmeno nel M5S”. Azzolina conclude: “Noi difendiamo il reddito di cittadinanza e vogliamo migliorarlo nelle politiche attive del lavoro, vogliamo che siano le aziende a offrire direttamente il lavoro. Oggi votare il M5s significa favorire Fratelli d’Italia e aiutare a cancellare il Rdc”