Perché leggere questo articolo? I parlamentari espulsi del M5s si inseriscono nello scontro tra Grillo e Conte. Incontreranno il garante. Ipotesi scissione alle porte?.
Polvere di Stelle o, se preferite, SomMovimento 5 Stelle. Volano sempre di più gli stracci in casa M5s. Dopo il j’accuse di Beppe Grillo della scorsa settimana, sembra essersi ormai formata una corrente avversa a quella del leader Giuseppe Conte. Gli 11 ex deputati pentastellati che a inizio agosto avevano firmato una lettere contro l’Assemblea costituente si incontreranno con Beppe Grillo a Roma. E raccolgono un’adesione inattesa. Scissione nell’aria?
Gli ex M5s incontrano Grillo
Lo scorso 7 agosto scorso 11 ex-parlamentari del M5s avevano redatto una lettera di reprimenda a Conte. Tra i firmatari di quel documento l’ex sottosegretario al Mef Alessio Villarosa e l’ex senatore Nicola Morra, che ha annunciato di volersi candidare alla presidenza della Regione Liguria con il Movimento ‘Uniti per la Costituzione’, animato, tra gli altri, da Mattia Crucioli, anche lui tra i banchi dei Cinque Stelle a Palazzo Madama nella scorsa legislatura.
E’ di notizia di queste ore che la “corrente pro-Grillo” si dovrebbe incontrare a settembre con Grillo in persona. Si parla di un incontro tra il fondatore del M5s e gli ex-deputati espulsi dal leader Conte. Il comico dovrebbe essere a Roma a metà settembre, e in quell’occasione dovrebbe fare il punto con la corrente. Grillo prepara la contromosse all’Assemblea costituente voluta da Giuseppe Conte per metà ottobre.
L’endorsement a sorpresa di Castellone contro il “grillicidio”
A sorpresa, la corrente “pro-Grillo” si allarga oltre le maglie degli ex-deputati espulsi. Un segnale d’apertura arriva nientepopodimeno che da Mariolina Castellone, vicepresidente M5s del Senato. “Dobbiamo riflettere sulla nostra storia e anche sulle nostre radici, senza però mutare il nostro DNA, che è racchiuso in quei 3 pilastri imprescindibili che sono: la regola del secondo mandato, il nostro simbolo e il nostro nome“, scrive su Instagram l’ex capogruppo al Senato.
Sul secondo mandato “posso solo dire che è davvero triste vedere che il superamento di questo vincolo sia diventato l’unico obiettivo per i molti (o i pochi) che ne trarranno beneficio“, aggiunge. Castellone è ancora più dura in un post su Facebook: “È in atto un ‘grillicidio’ e “la tecnica è quella bullesca che abbiamo sempre stigmatizzato“.
La resa dei conti a cinque stelle
La Costituente voluta da Giuseppe Conte potrebbe mettere in discussione i capisaldi del M5s. Si discuterà di nome, simbolo e regola del doppio mandato. Al braccio di ferro tra capo-politico e fondatore partecipa anche un altro volto storico del M5s, Luigi Di Maio. “Grillo può stoppare Conte. Ma Giuseppe gli porterà via l’argenteria e gli cancellerà pure il contratto di consulenza da 300mila euro“. La replica arriva da fonti parlamentari M5s: “Conte lo ha chiamato lui. Così sta criticando sé stesso”.