La serata di “Casa Comune” e della sinistra arcobaleno milanese sul fine vita ha avuto un ospite d’eccezione: il dottor Marco Venturino dello Ieo, in passato celebre cantante neofascista che ha composto i versi “E tremeranno ancora i farisei di sempre, ma i loro soldi allora non serviranno a niente”
di Francesco Floris
Che cosa ci fa un neofascista a braccetto con la “sinistra arcobaleno”? Bisogna chiederlo a “Casa Comune”, l’associazione per i diritti sociali e civili fondata da Pierfrancesco Majorino. Oggi Eurodeputato, fino al 2019 assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, pezzo da novanta del Pd meneghino ma soprattutto incarnazione politica della “sinistra arcobaleno” e di quella Milano che, a torto o a ragione, è stato definita “città dell’accoglienza” negli ultimi dieci anni per l’attenzione mostrata verso le minoranze etniche, sessuali e i migranti.Giovedì 10 dicembre “Casa Comune” ha organizzato una diretta Facebook per discutere della legge sul fine vita. Presenti esponenti italiani e milanesi del movimento per i diritti come Mina Welby, il consigliere del Pd a Palazzo Marino Lamberto Bertolè (vero “majoriniano” e fondatore di una cooperativa sociale), l’ex consigliere Daniele Nahum (nel 2016 non è stato eletto per una manciata di voti), di fede ebraica. In mezzo a loro un nome che sembrerebbe fare a pugni con lo spirito della giornata: Marco Venturino. Certo può parlare di fine vita in quanto Direttore di Anestesia e Rianimazione dell’Istituto Oncologico Europeo di Milano. È anche uno scrittore di livello apprezzato. E musicista-cantante. Con simpatie politiche un po’ particolari. Venturino era infatti il front man della band “Compagnia dell’Anello” ( i neofascisti amano Tolkien da tempo immemore e infatti il gruppo nasce proprio nel 1977 durante il primo “Campo Hobbit” del Fronte della Gioventù). È un gruppo cult della musica alternativa di estrema destra che raggiunge l’apice con l’album “Concerto del Ventennale”, disco inciso live nel dicembre del 1997 con 40 tracce. Suonate venti a testa con la band “Amici del Vento” (o del Ventennio?). Anche loro noti nel panorama della musica di estrema destra hanno regalato alla discografia italiana tracce come “Nar” o “Gatto Nero”. Mentre invece il Venturino guidava la formazione musicale dell’indimenticabile album “In rotta per Bisanzio”. Ha anche composto dei versi come “E tremeranno ancora i farisei di sempre, ma i loro soldi allora non serviranno a niente”. Magari a Daniele Nahum avrebbe fatto piacere saperlo prima di intrattenersi una serata a parlare di fine vita con un primario di rianimazione. Abituato certo a rianimare nelle sue canzoni un passato vergognoso. Di certo è esperto: forse non non di fine vita, ma di fine vita mai. Come il fascismo