Perché questo articolo potrebbe interessarti? La Cisl tra i più importanti sindacati italiani sembra essere l’unico a non bocciare del tutto la manovra. Lo si evince dalle dichiarazioni del segretario Sbarra, così come da quelle rilasciate a TrueNews da alcuni dirigenti siciliani del sindacato. Le uniche grandi contrarietà sono state espresse nei confronti degli interventi sulle pensioni: “Ma al momento non ci sono scioperi in vista”, fanno sapere fonti della Cisl a TrueNews
Quello della Cisl sulla manovra finanziaria del governo Meloni sembra un giudizio in chiaroscuro. Ma, a differenza degli altri due sindacati confederali, più sbilanciato verso una certa positività che verso una critica a 360 gradi dello strumento di programmazione finanziaria. Lo si evince dalle dichiarazioni rese nei giorni scorsi da Luigi Sbarra, segretario nazionale della Cisl, e da quelle rilasciate a True-News.it da fonti delle segreterie provinciali del sindacato. Il vero nodo della discordia, forse l’unico evidenziato dalla Cisl, riguarda l’intervento sulle pensioni.
La questione legata alle pensioni
Sondando gli umori delle varie segreterie locali del sindacato, la linea nazionale appare appoggiata e caldeggiata anche negli uffici più periferici. Intervenuto nelle Marche lunedì scorso, Luigi Sbarra non ha usato parole di condanna tout court contro la manovra: “Vediamo accolte tante nostre richieste e rivendicazioni – si legge nelle dichiarazioni rilasciate dal segretario nazionale – a partire dalla proroga per il 2024 del taglio del cuneo contributivo, così come cominciamo a registrare i primi segnali positivi della riforma fiscale”.
Ma non è tutto oro quel che luccica, verrebbe da dire. Le pensioni, secondo la Cisl, appaiono un tasto molto delicato in tal senso. “Leggiamo che ci sarebbero misure restrittive e rigidità per le uscite con ipotesi di revisione di ape sociale e di flessibilità per le donne – ha proseguito Barba – Dovessero essere confermate, registreranno la piena contrarietà della Cisl perché venerdì sera nel corso dell‘incontro a Palazzo Chigi il governo aveva assicurato che nel collegato alla manovra si sarebbe tenuto conto delle nostre sollecitazioni”.
“Sulle pensioni – fanno eco fonti della Cisl in Sicilia – tutti i governi da ora in avanti dovrebbero prestare molta attenzione. Il segretario nazionale ha espresso già la sua contrarietà a quanto previsto in manovra, per cui spero che le sollecitazioni del nostro sindacato vengano percepite”. Sull’isola la questione legata alle pensioni è molto sentita, il parere dei dirigenti locali è quindi indicativo per comprendere gli umori anche nel resto del Paese: “La vita dei pensionati è segnata dall’inflazione – aggiungono dalle segreterie siciliane – ma occorre lavorare anche in prospettiva, per garantire adeguate condizioni a chi andrà in pensione in futuro”.
La manovra e lo sguardo verso il sud
Dialogando sempre con alcuni dirigenti siciliani, l’attenzione non può non soffermarsi al meridione e al giudizio relativo all’attenzione data dall’attuale esecutivo ai problemi del sud Italia e delle isole. “Anche in questo caso – dicono ad esempio fonti della segreteria unificata delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna – la posizione è chiara ed è stata ribadita nei mesi scorsi dall’intervento del segretario Sbarra a Palermo: deve esserci una profonda attenzione ai temi relativi alle infrastrutture”.
Il gap relativo a strade, autostrade e ferrovie nel mezzogiorno rappresenta un’argomentazione sempre viva al sud, soprattutto in Sicilia: “Alcuni investimenti sono in corso – aggiungono le fonti sentite da TrueNews – una manovra non può certo risolvere problemi di decenni, anche se l’attenzione da parte del governo sembra esserci. Ovviamente, da parte nostra chiederemo sempre il massimo”. Ribadito inoltre il parere favorevole della Cisl al ponte sullo Stretto di Messina, per il quale il governo ha assicurato la copertura finanziaria nella manovra. Già il 6 giugno scorso, fanno notare i dirigenti siciliani, lo stesso Sbarra in un incontro con il ministro Salvini ha definito l’opera “strategica”.
Niente scioperi in vista
Ottimismo, nella migliore delle valutazioni sulla manovra, prudenza invece nella peggiore. Ma senza dubbio, al momento la Cisl non sembra essere orientata a proclamare scioperi. Al contrario invece della Cgil e della Uil, i due sindacati che hanno bocciato senza riserve la manovra del governo Meloni. Se Landini, segretario della Cgil, ha evocato una mobilitazione generale, da parte della Uil invece è arrivato un invito anche alla Cisl a favore di “scioperi regionali”.
Un’eventualità quest’ultima per adesso non presa in considerazione: “Non sappiamo nulla”, tagliano corto dalla Sicilia. Soltanto nei prossimi giorni se ne saprà di più, in un senso o nell’altro. Anche perché, al fianco dell’ottimismo e della prudenza, come detto a scuotere gli animi della Cisl c’è pur sempre il punto sulle pensioni. Punto non certo secondario.