Passare dal 34% al 20% per un partito politico è una brutta botta che nel 99% dei casi avrebbe portato all’esplosione di lotte interne con quasi certa defenestrazione del segretario.
Non è però quello che accade nella Lega dove, malgrado il tracollo di voti la leadership di Matteo Salvini non è in discussione (alla fine tutti sanno che il 34% è stato tutto e solo merito suo). Ma non è questa la cosa importante.
Matteo Salvini non è preoccupato da Fratelli d’Italia: “Le cose cambieranno”
La realtà infatti è che il leader della Lega non è molto preoccupato del sorpasso effettuato dell’alleata (ma anche rivale) Giorgia Meloni.
Salvini infatti si dice certo che i sondaggi siano una cosa e che oggi Fratelli d’Italia raccolga corra raccogliendo da sola tutti i contrari al governissimo Draghi. Ma quando si andrà alle politiche le cose cambieranno e la Lega a quel punto riscuoterà i dividendi della sua fedeltà all’esecutivo. Una fedeltà che al momento nessun altro partito sembra pareggiare rispetto al nuovo Matteo, più «draghiano» dei draghiani.