“Si è trattato di un errore. Forse umano o automatico. Per fortuna il provvedimento è stato bloccato“. Per Tiziana Nisini, vice-presidente della Commissione Lavoro alla Camera, le multe inflitte ai tre primari del Policlinico di Bari per i troppi straordinari fatti durante l’emergenza Covid e per non aver rispettato le norme sui riposi di medici e infermieri sono soltanto un caso. Una singolarità dovuta a un “pri pro quo”.
Tiziana Nisini: “I medici sono stati i nostri eroi, hanno lavorato più del dovuto in un periodo particolare”
Contattata da True-News.it, Nisini, deputata della Lega, cerca di smorzare i toni dopo le polemiche nate dall’errore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che, al direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale barese, ha comminato una multa di 27.100 euro per aver lavorato di più. Ma per una causa più che giusta. “E’ già intervenuto il Ministero bloccando il provvedimento – spiega Nisini. Si è trattato di un errore che può capitare. I medici sono stati i nostri eroi, hanno lavorato più del dovuto in un periodo particolare dove le norme sono state derogate”.
Medici multati, il Policlinico impugna l’accertamento dell’ispettorato del lavoro
Intanto, dopo l’intervento di Mattarella con il ministro del lavoro, Calderone, l’ Ispettorato Nazionale del Lavoro ha sospeso il procedimento: “Nei prossimi giorni – si spiega – farà ulteriori approfondimenti per valutare l’annullamento delle sanzioni”. Mentre il Policlinico di Bari ha deciso di impugnare l’accertamento dell’ispettorato del lavoro nei confronti di alcuni primari. Il verbale imputa ai sanitari “di non aver rispettato all’epoca i riposi prescritti e aver lavorato più delle ore previste”. Proprio nel periodo oggetto della contestazione – replicano dalla struttura pugliese – il personale sanitario era ancora fortemente impegnato nella risposta all’emergenza Covid19. E i pronto soccorso, attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sono sempre pronti ad affrontare situazioni d’urgenza, salvando vite di pazienti in condizioni critiche”. . Queste considerazioni, secondo l’ufficio legale del Policlinico, sono meritevoli di essere meglio esaminate nella successiva fase di impugnativa dell’accertamento.