Perché leggere questo articolo? Giorgia Meloni si è raccontata a cuore aperto in radio. Nell’intervista a Rtl 102.5 c’è molta vita privata, ma anche qualche dichiarazione politica. Non solo propaganda, anche i potenti hanno una vita.
“Di segreti me ne sono rimasti pochi perché la mia vita ormai è tutta in piazza”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata ospite della trasmissione radiofonica Non Stop News su RTL 102.5. Dall’intervista è emerso – se mai ce ne fosse stato il bisogno – un’altra volta come anche i potenti hanno un cuore. La premier ha raccontato alcuni aspetti della propria vita privata, con accenni personali, autoironia e intimità. Meloni, però, ha anche risposte nel merito a questioni politiche, rispondendo nel complesso in maniera precisa.
Il libro Cuore di Meloni a Rtl
Partiamo ovviamente da quello che il mondo vuole sapere: i fatti privati di Meloni. Alle domande -dallo studio ma anche dei radioascoltatori- la premier risponde, a volte autoironica, altre in maniera più intima. Sicuramente va dato atto alla Presidente del Consiglio di non tirarsi indietro, a non molte settimane di distanza dall’esplosione di vicende personali che dato particolare scalpore. “Beh, diciamo che delle volte si è parlato senza pietà delle mie questioni personali. Però, alla fine, elmetto in testa e si combatte“.
D’altronde Meloni lo dichiara in apertura d’intervista. “E’ stato un anno tosto. E’ accaduto tutto quello che poteva accadere. Il segreto è viverla giorno per giorno”. Prosegue poi, in maniera più leggera e sorridente, entrando nel cuore della propria vita personale. La premier mantiene fede alla promessa secondo cui non avrebbe più parlato della sua separazione da Andrea Giambruno – che infatti non viene menzionato. Osserva però sorridendo come “di segreti su di me ne sono rimasti pochi, visto che la mia vita ormai è tutta in piazza”. Diventa autoironica nel commentare l’ingresso nella classifica di Forbes che la elegge quarta donna più potente del mondo: “si figuri come siamo messi…”. Ennesima dimostrazione che anche i potenti hanno una vita privata e dei sentimenti.
Le dichiarazioni politiche della premier
Non solo gossip e riferimenti alla vita privata, l’intervista alla premier verte – come è ovvio che sia – anche su questioni politiche. “Lo stato di salute? Molto bene, grazie”. Giorgia Meloni risponde con una battuta a chi le chiede come stia il centrodestra, dopo la kermesse sovranista di Matteo Salvini domenica scorsa a Firenze. La premier passa poi al contrattacco alle opposizioni in merito al salario minimo. “L’opposizione mi fa sorridere. Hanno avuto 10 anni e non l’hanno mai fatto“. Rifila poi una stoccata ai sindacati, a cui chiede di “essere più coerenti, visto che accettano contratti da 5 euro”.
Dalla dialettica parlamentare, Meloni passa poi a commentare il riaccendersi dello scontro tra politica e magistratura. La polemica innescata dalle dichiarazioni del ministro della Difesa Crosetto non vengono del tutto spente dalla premier. “E’ evidente che c’è una piccola, ma rumorosa, parte della magistratura che ritiene di dovere fare altro rispetto al suo ruolo”. Meloni comunque non sembra alla ricerca dello scontro aperto. “Questo è un fatto ma si cerca di costruire uno scontro con la magistratura che non c’è“.
Meloni poi pronostica un referendum sulle riforme istituzionali. “Penso che alla fine arriveremo al referendum”, allontanando la possibilità di un accordo sul pacchetto delle riforme. “Faranno di tutto perché non arrivino in porto”. Inevitabile la domanda sulla violenza di genere, il giorno dopo i funerali di Giulia Cecchettin. “Non abbiamo capito abbastanza l’impatto del covid sulla socialità dei giovani, di quello che passa con rapidità sui telefonini, sui social”.
Meloni a Rtl ha detto anche cose vere
Il borsino delle dichiarazioni di Meloni a Rtl pende verso il vero. Non solo propaganda o sparate. Dopo essersi aperta sulla propria sfera intima, la premier torna sui binari più consoni. E, a giudicare dal fact checking di PagellaPolitica, lo fa nel complesso con dichiarazioni veritiere o quantomeno non completamente false. Meloni ha ragione quando afferma che “il 97% dei lavoratori è coperto da un contratto collettivo nazionale”. Quando dichiara che “siamo la prima nazione europea a prendere la quarta rata del Pnrr” e che sulla “sanità abbiamo fatto un aumento del fondo sanitario, che lo porta al massimo storico”. E’ abbastanza precisa nel commentare il peso del Superbonus e nel controbattere a Pd e M5s di non aver fatto il salario minimo a suo tempo. Risulta invece indimostrabile il paradosso secondo cui il salario minimo rischia di abbassare gli stipendi. Mentre è falsa la dichiarazione per cui con la riforma del premierato i poteri del Presidente della Repubblica rimarrebbero intoccati. Meloni ha detto anche cose vere: cosa abbastanza originale per un’intervista a un politico.