Perché leggere questo articolo? Palazzo Chigi, con un emendamento al decreto anticipi, ha introdotto l’esenzione fiscale per i rimborsi anche per quanto riguarda i membri del Csm. Secondo qualcuno si tratta di un segnale di pace alle toghe, dopo le polemiche con Crosetto. Intanto non si contano i benefit degli alti papaveri di Stato.
L’auto blu e l’assicurazione sanitaria anche per i parenti. L’affitto pagato a Roma e i viaggi gratis. E poi rimborsi di tutti i tipi, che ora per i membri del Csm non saranno più tassabili. Dal Consiglio Superiore della Magistratura alla Corte Costituzionale, addentrarsi nella selva di piccoli e grandi privilegi dei mandarini di Stato non è un’impresa semplice. Anche perché, troppo spesso, i riflettori dei media sono stati puntati troppo sull’altra Casta, quella della politica. Vivisezionata fin nei minimi dettagli.
L’emendamento di Palazzo Chigi, un “regalino” al Csm
Ma, dicevamo, adesso all’elenco dei benefit si aggiunge un’altra agevolazione. Stavolta riservata ai membri del Consiglio Superiore della Magistratura. Grazie a un emendamento al cosiddetto “Decreto Anticipi”, il governo concede ai consiglieri di Palazzo dei Marescialli la non tassabilità dei loro rimborsi spese. Ma il dato politico è che la misura, piccola ma significativa in questa fase politica, è stata approvata con la regia del sottosegretario a Palazzo Chigi Alfredo Mantovano, il vero canale di comunicazione tra Giorgia Meloni e il mondo della magistratura.
Un mondo che è di nuovo in guerra aperta con la maggioranza dopo le frasi del ministro della Difesa Guido Crosetto, che in un’intervista al Corriere della Sera ha evocato presunti complotti delle toghe progressiste per mettere in difficoltà il governo Meloni tramite inchieste a orologeria su esponenti dell’esecutivo e del centrodestra. Il ministro ha poi parzialmente ridimensionato i timori, ma la polemica è rimasta.
I benefit dei membri del Csm
Non è difficile, dunque, dare credito alle voci di Palazzo che interpretano il ritocco sui rimborsi non tassabili per i consiglieri del Csm come “un regalino” alla magistratura che duella con il governo. Proprio in un momento di tensione altissima tra la maggioranza e le toghe. In particolare, l’emendamento dell’esecutivo concede l’esenzione fiscale sui rimborsi anche ai consiglieri del Csm “impegnati nella valutazione disciplinare dei magistrati”. Forse un incentivo per la compilazione delle pagelle ai colleghi? Di sicuro un ramoscello d’ulivo. A dimostrazione di come Fratelli d’Italia usi il bastone da un lato (vedi Crosetto) e la carota dall’altro.
Un privilegio che si va aggiungere ad altri, già riservati ai consiglieri di Palazzo dei Marescialli. E infatti ci sono le sedici auto blu a uso non esclusivo con autista, l’affitto pagato a Roma per chi vive fuori, i biglietti dei viaggi rimborsati. E poi i dubbi sulla stretta sui fuori ruolo e gli incarichi extragiudiziali dei magistrati, come appunto quello di componente del Csm. Ma non c’è solo Palazzo dei Marescialli. I giudici della Corte dei Conti, chiamati proprio a vigilare sugli sprechi della Pubblica Amministrazione, dispongono ad esempio di sette vetture di servizio, ma con uso esclusivo, a differenza del Csm.
I magistrati e le vacanze a sette euro al giorno
Ma come non ricordare, questa estate, il caso delle vacanze dei magistrati a sette euro al giorno in strutture esclusive in località italiane di pregio come Pianosa, Is Arenas in Sardegna o in montagna, a Merano e Selva di Val Gardena. L’unico requisito per gli alloggi off limits? Dimostrare di essere un obiettivo a rischio. Ma forse i veri campioni del privilegio sono i giudici e i dipendenti della Corte Costituzionale. Dal diritto all’auto blu con autista e uso esclusivo fino all’anno successivo alla pensione al rimborso delle utenze telefoniche, comprese quelle domestiche. E poi l’assicurazione sanitaria anche per i parenti, gli appartamenti di servizio e i soliti viaggi gratuiti. Pure in tempi di scontro con le toghe, i benefit non finiscono mai.