Perchè potrebbe interessarti? Ritratto onirico di Carlotta Rossignoli. La giovane dottoressa-modella laureata con lode in Medicina al San Raffaele di Milano. Tra lodi sperticate da parte della stampa nazionale e molte polemiche all’orizzonte riguardo al suo straordinario percorso accademico; è la superhero di cui l’era della Melonessa aveva bisogno. Così, ci siamo voluti immaginare il giorno in cui la giovane indefessa scoprirà la techno.
La meglio gioventù. La meglio gioventù sta su fino all’alba e oltre per prepararsi agli esami dell’Università. La meglio gioventù non si concede svaghi, però non tiene nemmeno la gobba di Giacomo Leopardi. Studio matto e disperatissimo, sì, ma con la schiena dritta. La meglio gioventù considera il sonno una perdita di tempo, tiene gli occhi sempre aperti sui libri o verso la camera frontale dell’iphone. Sai mai capiti qualche #adv per Instagram. La meglio gioventù sta sola in ogni momento. Sola con le palanche di mamma e papà.
La meglio gioventù si abbronza in location esotiche
La meglio gioventù si abbronza in location esotiche (sicuro green screen, oppure è immune perfino al jet lag), va in palestra ogni dì, si scolpisce il tessuto muscolare che manco Hulk Hogan negli Ottanta. La meglio gioventù quando non studia, non squatta o non si falcidia la pigmentazione epidermica in lettini solari extralusso, si mostra in tv, davanti alle telecamere di una rete locale per parlare di calcio e farsi ammirare, cosce Expo, da qualche pugno di bavosi in panciolle sul divano che sognano la meglio gioventù.
La meglio gioventù si laurea a 23 anni in Medicina al San Raffaele di Milano bruciando tutti sul tempo. E Ippocrate muto. I compagni di corso della meglio gioventù, invece, parlano eccome. Di esami a porte chiuse, di presunte irregolarità di percorso accademico. Scende in campo perfino Selvaggia Lucarelli. La meglio gioventù, 20mila euro di retta annuale per questo traguardo che chiunque può raggiungere con la determinazione, il sacrificio, le rinunce.
La meglio gioventù è stata definita “la figlia che tutti vorremmo avere”
La meglio gioventù è stata definita “la figlia che tutti vorremmo avere”, la meglio gioventù rilascia interviste in cui viene intortata di continui “Osanna Eh”. E prontamente le riposta su Instagram, dove è piuttosto seguita da un folto nugolo di aspiranti wannabe meglio gioventù. La meglio gioventù è un modello a cui tendere, la Wonder Woman (in italiano, Giovane Balilla) che piace ai tempi della Melonessa e del Ministero del Merito.
Disciplina ci vuole, rigore. La meglio Gioventù è apprezzata pure dal Ministero del Mare. Quello dello Sport la vuole come testimonial, mens sana in corpore sano. La Santanché, neo-Signora del Turismo, non vede l’ora di invitarla al Twiga di Forte, la meglio gioventù. La meglio gioventù guarda avanti con l’ottimismo di Silvio nel ‘94 perché la meglio gioventù non può fallire. The future is bright, the Mirror is Black.
La meglio gioventù non ha interesse alla “pacchia”
La meglio gioventù non ha interesse alla “pacchia”, nemmeno sa cosa sia. Si mangia? Quanti carboidrati tiene? La meglio gioventù ha sentito parlare dei rave alla tv, la Melonessa dice che vuole renderli illegali. I raduni sono ok, ma non con più di 51 persone. “Così pochi follower?”, si domanda la meglio gioventù. La meglio gioventù realizza che nella vita lei 51 persone insieme non le ha viste mai.
Nemmeno alla sua prodigiosa laurea. Mamma aveva fittato un locale per il pranzo, sì, poi l’aveva messa in posa per Instagram. Con il giornale in mano per farla sembrare ancora più intellettuale, anche impegnata. La meglio gioventù apre Google Maps e digita “capannone”. La meglio gioventù comincia ad ascoltare la techno. Con una smorfia di disgusto stampata in viso. La meglio gioventù si raccapriccia.
Sabato. La meglio gioventù salta la prima sessione di cardio delle sei del mattino
Sabato. La meglio gioventù salta la prima sessione di cardio delle sei del mattino. Il suo personal chiama Chi l’ha visto. La Sciarelli lo ghosta, Le Iene gli attaccano in faccia. La meglio gioventù viene avvistata col suo strettissimo tailleur rosso vermiglio nel veronese, però non in centro. Ma ognuno si fa i cazzi suoi. Stava con un gruppo di gabber dagli occhiali scuri, canotta e scooteroni. Beveva cocktail guardando l’alba, stanchissima, spettinata perfino. La meglio gioventù, come unico sforzo muscolare, rideva. Le stesse chiacchiere di paese riportano, incredule, che poi si sia addormentata. Perdendo tantissimo tempo.