Perché leggere questo articolo? Luciano Nobili, già deputato e ora consigliere regionale di Italia Viva, guarda al futuro del Centro dopo le Europee.
“Non c’era sogno migliore degli Stati Uniti d’Europa per cui battersi. Non è bastato, purtroppo. Resta un risultato personale importantissimo per Matteo Renzi”. Così Luciano Nobili, già deputato e ora consigliere regionale di Italia Viva, analizza insieme a True-News.it il risultato deludente dell’alleanza Stati Uniti d’Europa alle Europee. Nessuna formazione del Centro eleggerà rappresentanti all’Europarlamento. Per il fu Terzo Polo è già tempo di guardare avanti, partendo da Renzi. Che nella sfida con Calenda è comunque risultato il più votato.
Nobili: il Centro dopo la sconfitta
Per Nobili “non c’erano compagni migliori di quelli che ci siamo scelti per fare questa battaglia controcorrente. Non era possibile fare una campagna elettorale con più impegno e passione”. Quindi arriva l’analisi della sconfitta, con un chiaro responsabili. “Dal punto di vista politico, è imperdonabile l’arroganza e la miopia politica di chi ha voluto, ad ogni costo, dividere le strade dei riformisti. Grazie alla sua incredibile irresponsabilità, la famiglia di Renew Europe non avrà rappresentanti italiani”.
Interpellato sulle differenze tra il partito di Calenda e quello di Renzi, Nobili risponde con chiarezza. “Le differenze tra Italia Viva e Azione sono minime. Certo, in qualcosa ci differenziamo – come sui Sindaci d’Italia – ma dal punto di vista programmatico, anche in queste Europee, le proposte erano affini. Lo dimostra la cooperazione tra deputati in Parlamento e un elettorato affine“.
Italia Viva è sempre punito meno di Azione
E allora perchè i due partiti sono divisi? “Non dovete chiederlo a Italia Viva” risponde secco Nobili. “Ci siamo sempre resi disponibili con i possibili alleati. Lo dimostra il fatto che l’accordo con Emma Bonino e i socialisti è stato fatto rapidamente e senza problemi. Sul risultato pesa l’assurda rottura del Terzo Polo. Fatta da chi non si è più reso disponibile, con chiusure a priori”.
La responsabilità della mancata alleanza che ha tolto ossigeno al Terzo Polo è dunque più di Calenda che da Renzi. Gli elettori sembrano averlo capito. “Renzi ha raggiunto 200mila preferenze personali. E’ un risultato clamoroso: in rapporto ai voti di lista una delle performance migliori in assoluto di tutto il panorama politico. Ad una prima occhiata ai dati, l’impressione è che abbia pesato la frustrazione di un elettorato d’opinione deluso della fine del Terzo Polo. Responsabilità che anche gli elettori sembrano aver riconosciuto ad altri. E infatti Italia Viva è risultata più votata di Azione, in tutte e cinque le circoscrizioni” prosegue Nobili.
Nobili: ripartiamo da Renzi
La strada per la ripartenza del Centro per Luciano Nobili è chiara. “Dobbiamo ripartire dai nostri valori per costruire la casa dei liberaldemocratici italiani. Lo faremo con tutti gli alleati che si rendono disponibili, consapevoli del nostro risultato. Siamo la forza guida che può guidare il Centro alla riscossa“. Chi tra Renzi e Calenda telefonerà per primo all’altro? “Renzi ha fatto ogni passo possibile in direzione di costruire un’alleanza. Adesso tocca agli altri mostrarsi disponibili”.