Oche, cani e Sardine. Succede durante il consiglio comunale di Bologna di due giorni fa, quando Mattia Santori, leader delle Sardine, consigliere comunale del capoluogo emiliano recordman di preferenze eletto con il Pd, interviene per circa due minuti, con l’obiettivo di denunciare “un fatto increscioso”. Ovvero l’aggressione da parte di un cane – “un molossoide” – ai danni di due oche del collega consigliere Davide Celli.
Non è la prima gaffe
Santori stigmatizza la “sottovalutazione della gestione dei cani” e sottolinea l’affetto che si sviluppa in quella quotidianità “con oche scontrose”. Detto, fatto. Il video diventa subito virale e l’intervento scatena le critiche di tanta parte della politica nazionale. Da Carlo Calenda fino a Fratelli d’Italia. Santori non è nuovo alle gaffe. Famosa quella dello stadio di frisbee da costruire a Bologna, polemiche anche sulla foto del gruppo bolognese delle Sardine con l’imprenditore Luciano Benetton, al centro delle accuse per la sua gestione del Ponte Morandi di Genova.
E l’ultimo scivolone non è passato inosservato, nemmeno all’interno del composito movimento nato nel 2019 durante la campagna elettorale per le regionali in Emilia Romagna. Nessuno ne vuole parlare in chiaro, anche “perché Mattia è un amico e fa tutto in buona fede”. Ma personalità di spicco e molto visibili del gruppo delle Sardine fanno trasparire con true-news.it tutto il loro fastidio per essere finiti al centro della scena ancora una volta per un intervento giudicato folkloristico e inopportuno da molti commentatori e utenti dei social.
L’imbarazzo del movimento
Un esponente delle Sardine confessa a true-news.it di sentirsi un po’ in imbarazzo: “Ogni volta non possiamo essere tutti chiamati a rispondere di ogni uscita di Mattia, ognuno ha il suo modo di stare al mondo e io non critico il suo, magari io questa cosa dei cani e delle oche non l’avrei detta, e non avrei fatto nemmeno la foto con Benetton, ma abbiamo sensibilità e formazioni diverse anche al nostro interno”. Altre Sardine smorzano e parlano di “solita strumentalizzazione”.
Ma il filmato delle oche e dei cani, a differenza del frisbee e delle foto con Benetton, rischia di mettere in difficoltà anche il Pd, partito con cui Santori è entrato in consiglio comunale da recordman di preferenze. Infatti il capo Sardina, nel video del consiglio diffuso in streaming, dice di parlare a nome “del Pd e di tutta la maggioranza”. Nonostante tutto, dai dem bolognesi e dal Nazareno non è arrivata nessuna reazione critica al discorso sull’uccisione delle due oche di Davide Celli, animalista e figlio dell’etologo e divulgatore Giorgio.
6000 Sardine divise
Sono più che altro le Sardine a essere sempre più divise, dopo l’iniziale sbornia mediatica e politica seguita alla sconfitta del centrodestra in Emilia Romagna. Santori ha trovato posto in consiglio comunale a Bologna, ma il movimento negli ultimi anni ha perso pezzi e centralità mediatica. Un gruppo è fuoriuscito per fondare il contenitore “Oltre”, accusando il gruppo originario di non lasciare spazio alle opinioni differenti.
Altri – in un movimento che all’inizio sembrava diffondersi a macchia d’olio in tutta Italia – semplicemente hanno scelto di abbandonare la politica per tornare alla vita normale. Restano invece le critiche a Santori per essersi fatto eleggere in una lista di partito, dopo aver detto a più riprese che le Sardine erano apartitiche. E ora l’irritazione per l’intervento accorato su oche e cani. Parole che altri animatori dell’onda di piazza contro il sovranismo partita da Bologna avrebbero evitato di pronunciare.