Il j’accuse lo lancia Patrizia Bedori. Per la consigliera comunale di Milano del Movimento Cinque Stelle “questo continuo elemosinare un’alleanza è imbarazzante e deprimente” scrive mettendo nel mirino “le dichiarazione a mezzo stampa dei miei colleghi 5 stelle su ipotetiche alleanze con Sala”. “Ora basta. Non posso che dissocciarmi completamente”.
Era nell’aria la rottura nel Movimento milanese. E va in scena a nemmeno 48 ore dalla presentazione della lista civica del sindaco di Milano avvenuta sabato 17 sui Navigli, dove l’unica incognita che riguarda ormai Beppe Sala è proprio la coalizione: chi e quanti lo sosterranno? Con moderati e centristi di Italia Viva, Azione e Più Europa a dare un ultimatum: o noi o il Movimento Cinque Stelle.
A Milano la doppia anima dei pentastellati
Solo che di Movimento, ora, non ce n’è uno soltanto. Da una parte le aperture verso il centrosinistra in vista delle amministrative di ottobre dell’ex vice ministro Stefano Buffagni e del consigliere comunale Gianluca Corrado. Dall’altra proprio Patrizia Bedori, espressione della base storica in città e vicina, almeno ideologicamente, alla sinistra radicale e ai comitati ambientalisti che hanno scelto come loro candidato sindaco l’architetto e ingegnere Gabriele Mariani. Per la portavoce dei grillini a Palazzo Marino un’alleanza con l’ex manager di Expo “è assurdo solo pensarla per chi è stato seduto in consiglio comunale e conosce le politiche attuate da Sala in questi anni. Gli scempi perpetrati da questa amministrazione sono innumerevoli a iniziare dagli scali ferroviari per finire con la millantata ‘ossessione’ per le periferie nei fatti totalmente dimenticata a parte qualche intervento di urbanistica tattica.
Bedori: “Sala ha disatteso le promesse fatte nel 2016”
“Non mi interessano – scrive in un duro post su Facebook – le parole patinate e i vari storytelling, le promesse fatte da Sala nel 2016 sono state completamente disattese e non capisco come si possa solo pensare di dare carta bianca a chi dice di aver promosso l’ascolto della cittadinanza e poi, facendo solo propaganda ha consentito scempi come la cementificazione degli scali ferroviari – solo allo scalo Romana previsti 164.000 mq – l’abbattimento del parco Bassini, la costruzione della vasca di Bresso, l’annientamento del bosco a La Goccia, piazza Baiamonti, piazza d’armi, l’antropizzazione del parco Ticinello e del parco di via Cividale o l’ennesima cementificazione che si vorrebbe fare a San Siro che nulla ha a che vedere con un nuovo stadio. Chi ha promosso uno sviluppo incentrato sulla speculazione immobiliare con costi al mq da capogiro relegando le fasce medio basse nelle periferie? Esiste una città raccontata ed esiste la città vissuta, ben lontana dai boschi verticali o da appartamenti a 10.000 euro al mq.
C’è bisogno di una seria opposizione altroché, la coalizione va fatta con chi ha la stessa idea di città, con chi, non a parole ma con il voto in aula, ha condiviso le grosse battaglie cittadine contro le scelte urbanistiche della città, con chi ha messo al centro le politiche sociali, con chi ha contrastato tutto questo nei fatti, non certo con chi ha consentito in meno di dieci anni un consumo di suolo di 120 ettari e ora folgorato sulla via di Bruxelles si veste di verde solo perché ha sottoscritto una carta dei valori”.
“Io sono coerente – chiude Bedori – e l’unica alleanza possibile è quella che hanno richiesto gran parte dei comitati cittadini: stare con chi in Consiglio in questi anni ha dimostrato la stessa coerenza tra il dire e il fare. No decisamente non cambio idea”.