Home Politics Ora le case editrici fanno a gara per distribuire il libro del generale Vannacci

Ora le case editrici fanno a gara per distribuire il libro del generale Vannacci

Ora le case editrici fanno a gara per distribuire il libro del generale Vannacci

Poteva rimanere una nota a margine delle cronache politiche estive, è divenuto un caso politico nazionale che non accenna ad esaurirsi. E che ora comincia anche ad alimentare appetiti economici. “Il mondo al contrario”, discusso e discutibile saggio del generale Roberto Vannacci, diventa un business potenzialmente lucroso grazie alle polemiche generate dalle sconclusionate tesi del suo autore in tema di omosessuali, immigrati, femministe, ambientalisti, immigrati.

“Il mondo al contrario” ha già venduto 22mila copie

Il suo “J’Accuse” contro la “dittatura delle minoranze” ha già venduto 22mila copie. Il dato ufficiale, come riferisce Repubblica, è stato riportato dal giornalista Aldo Grandi. Ed è coerente con le cifre che True-News.it aveva anticipato ieri analizzando il suo boom su Amazon, dove da giorni è al primo posto tra i libri più venduti. Considerando che si tratta di un volume totalmente autoprodotto e che è in vendita a 19,76 euro, al suo autore ha già fruttato 434.720 euro, al lordo delle spese e dei costi per stampa e distribuzione. Ed è solo l’inizio.

“Il mondo al contrario”: a settembre il tour promozionale

Vannacci a questo punto sembra voler fare le cose in grande e a settembre partirà un vero e proprio tour di presentazioni di “Il mondo al contrario”. Prima tappa il 9 settembre al Bagno Biondetti di Marina di Pietrasanta, su proposta di Massimiliano Simoni, già candidato sindaco per il Comune sotto la bandiera di Fratelli d’Italia. Con buona pace dell’Esercito, che dopo averlo sollevato dalla guida dell’istituto geografico militare ha aperto una inchiesta interna sul proprio generale. E con buona pace anche del ministro di FdI Guido Crosetto, che nello stigmatizzare le teorie razziste e intrise di pregiudizi di Vannacci, ha aperto una spaccatura nella coalizione di governo, con i distinguo e le posizioni più sfumate espresse tra gli altri da Matteo Salvini, Donzelli o Bignami.

La corsa (tardiva) delle case editrici per distribuire il libro del generale Vannacci

Ma torniamo al business. Qualcuno comincia a fiutare possibili affari e fa la corte all’autore dell’improbabile best-seller. Così ad esempio Francesco Giubilei, ambizioso presidente del think tank politico Nazione Futura, ma soprattutto a capo della Giubilei Regnani editore. Che su Twitter (oggi X) ha lanciato un vero e proprio appello a Vannacci, proponendo di pubblicare il suo libro, in modo da garantirgli una capillare distribuzione nazionale.

Queste le sue parole: “Le polemiche che hanno investito il generale Vannacci per le opinioni nel suo libro contraddicono uno dei principi cardine della nostra democrazia, che è la liberta di parola e la libertà di espressione, peraltro sancita dalla nostra Costituzione (…) Oggi c’è addirittura una libraia che dichiara alle agenzie che lei non ha il libro di Vannacci in quanto autopubblicato, ma se anche l’avesse avuto non lo avebbe esposto e messo in vendita, contravvenendo al suo ruolo di libraio, che sarebbe quello di vendere i libri a prescindere dalle opinioni degli autori che li hanno iscritti”.

“Noi abbiamo nel nostro catalogo vari titoli, da Roger Scruton ad Edmund Burke, da Gramsci a Gabetti. Autori di destra e di sinistra, conservatori e prgreossisti. La cultura è per definizione dialogo e confronto – prosegue Giubilei – Io ufficialmente intendo chiedere a Vannacci la possibilità che la nostra casa editrice pubblichi il suo libro in modo tale che possa entrare in tutti i circuiti librai, che abbia il suo codice Isbn,che possa essere distribuito in tutto le librerie italiane. Non perche condividiamo i contenuti, su cui non entro nel merito, ma perche in una democrazia riteniamo che ogni autore debba avere il diritto e la possiblità di potersi esprimere contro ogni forma censoria”.

 

“Il mondo al contrario”: perchè Vannacci dovrebbe spartire la torta?

Non è ancora noto se Vannacci abbia manifestato interesse verso questa proposta o verso le altre che verosimilmente starà ricevendo in queste ore. Certo viene da pensare che al momento, con la promozione e la visibilità ottenute del tutto gratuitamente, “Il mondo al contrario” se la sta cavando benissimo con le proprie sole gambe. E non si capisce perchè il generale dovrebbe voler spartire una torta che al momento è tutta sua.