Con la controffensiva di Kiev, la guerra in Ucraina è tornata a infiammare la campagna elettorale italiana, in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre. In particolare, stanno facendo discutere le parole di Giuseppe Conte sugli aiuti militari agli ucraini. Il leader del M5s prima ha detto perentoriamente, e lo ha ribadito anche oggi, che bisogna porre un freno alle spedizioni di materiale bellico verso le zone interessate dal conflitto. Stop alle armi all’Ucraina, insomma. Poi, davanti a uno domanda sull’andamento della guerra, ha affermato di “essere orgoglioso” dell’avanzata degli ucraini e di avere, fino a questo momento, aiutato militarmente il presidente Volodymyr Zelensky.
Orfini: “Conte è un uomo confuso”
Nonostante a sinistra qualcuno cominci a teorizzare la riapertura del dialogo con i grillini, il Pd contesta la linea di Conte sulla guerra. Dalla sinistra dem, uno dei più critici è il deputato Matteo Orfini, candidato capolista alla Camera nel proporzionale a Frosinone e Latina. “Conte è un uomo confuso”, dice Orfini a True-News.it.
Che aggiunge che “il Pd sull’Ucraina ha sempre avuto una posizione chiara. Sicuramente sofferta, ma che alla fine è stata quella a cui hanno dato ragione i fatti”. Ovvero, sostegno militare a Kiev fino alla fine dell’occupazione della Russia.
I continui dietrofront di Conte
Chiediamo perché Conte sarebbe confuso. Il parlamentare dem risponde: “I suoi sono continui tentativi di riposizionarsi di fronte all’elettorato. Continui cambi di posizione che non vale nemmeno la pena commentare. Vuole sedurre l’elettorato continuando a cambiare idea, anche in modo scomposto. Adesso si è rimangiato anche l’obbligo vaccinale, dicendosi contrario all’obbligo per gli ultracinquantenni”.
Orfini, mai tenero con l’ex premier, va ancora all’attacco. “I cambi di Conte sono abbastanza imbarazzanti. Prima dice no all’invio di armi all’Ucraina; ma dopo qualche ora dice di essere orgoglioso del fatto che le armi stiano facendo il loro lavoro lì. Stessa cosa per quanto riguarda i vaccini. Conte spiega ogni giorno di aver gestito bene la pandemia quando era presidente del Consiglio; ma adesso dice no all’obbligo vaccinale per racimolare qualche voto”.
Manovre di avvicinamento Pd-5 stelle
Eppure qualche importante esponente del Pd come il ministro del Lavoro Andrea Orlando, almeno stando a un retroscena pubblicato oggi da La Stampa, ancora auspica un governo dei dem appoggiato sia dal M5s di Conte sia dal Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. “Noi abbiamo passato troppo tempo a ragionare di alleanze – sottolinea Orfini con True-News.it – io adesso mi auguro di poter ragionare su ciò che abbiamo noi e mi auguro di vincere le elezioni e di governare insieme al Pd”. Quindi sempre porte chiuse ai Cinque Stelle? “Sì ma su questo siamo tutti d’accordo, anche Andrea (Orlando ndr), che mi pare che abbia solo risposto a una domanda. Sui rapporti con il Movimento Cinque Stelle siamo tutti d’accordo”. Allora porte chiuse? “Sì”.