Bologna dice sì a Matteo Lepore e chiude le porte ai renziani. Il responso delle primarie del centrosinistra nella roccaforte della sinistra, con Lepore al che sfiora il 60% e Isabella Conti il 40% è chiaro e non lascia spazio a dubbi.
Per quanto Matteo Renzi e alcuni esponenti vicini al centrodestra (spalleggiati dall’assessore alla sicurezza Alberto Aitini) abbiano lottato per la vittoria di Isabella Conti, alla fine la sindaca di San Lazzaro ha dovuto arrendersi e deporre le armi. “Da domani si riparte, e sarà una bellissima storia” ha commentato Lepore sui social subito dopo lo spoglio delle primarie Pd di Bologna.
Pd a Bologna, si apre la partita assessorati: quanti dovrà cederne in caso di vittoria?
La questione che ora si aprirà da qui a breve, salvo sorpresa derivante dalle urne, è la seguente: quanto potere dovrà cedere il Pd agli alleati di coalizione? Oppure, detto in maniera ancora più esplicita: quanti assessorati potrà mantenere il Partito Democratico?
Il Movimento cinque stelle di Bologna, non a caso, ha fatto sapere che la vittoria di Lepore è frutto di un “lavoro di squadra”. Il candidato vincente infatti, oltre che da una parte del Pd e dal M5S, è stato sostenuto dalla vicepresidente della Regione Elly Schlein (Emilia Romagna Coraggiosa) Emily Clancy (Coalizione Civica per Bologna) e Mattia Santori (Sardine). Ciò non può che rinsaldare, almeno nella città emiliana, l’asse giallorosso tra Pd e Movimento cinque stelle.
Ora per Massimo Bugani o Marco Piazza, consiglieri M5S di Bologna, potrebbero prefigurarsi probabili poltrone da assessori. Così come un posto nella futura Giunta potrebbe averlo Emily Clancy (coalizione civica per Bologna) e un esponente di Emilia Romagna Coraggiosa. “Bologna ha risposto con il cuore, ed è un cuore che batte a sinistra” ha sintetizzato Schlein.
“Una vittoria di Giuseppe Conte e una sconfitta per Matteo Renzi”, dice Massimo Bugani
Le parole che Massimo Bugani, consigliere bolognese dei Cinque stelle, ha messo per iscritto su Facebook vanno proprio in questa direzione. “Questo risultato è una vittoria del M5S di Bologna e di chi ha sempre fatto battaglie per migliorare la vita dei bolognesi – ha rimarcato l’ex membro di Rousseau, da mesi fautore del “Laboratorio Bologna” – ed è una prima vittoria anche di Giuseppe Conte“. L’ex premier e leader grillino in pectore, infatti, aveva lanciato un endorsement per Lepore, che aveva subito raccolto e ringraziato. Il risultato inoltre, secondo Bugani, “é una sconfitta di Matteo Renzi e di chi voleva spostare a destra l’asse della politica bolognese”.
Isabella Conti depone le armi. Teresa Bellanova (Italia Viva): “Aveva contro tutto l’apparato dem”
Per Isabella Conti, invece, si chiude un capitolo ma garantendo lealtà a Matteo Lepore. “Complimenti a Lepore per la vittoria, lavoreremo assieme a lui con lealtà per rinforzare la coalizione” ha commentato dal suo comitato elettorale, rimarcando che l’obiettivo era “aprire un dibattito sulla città di Bologna e il futuro”. “Essere sindaco di una città come Bologna sarebbe stato un sogno, ma forse verrà il tempo” ha detto la sfidante di Lepore a conclusione delle primarie Pd di Bologna.
Dall’altro canto i renziani, che speravano nel colpaccio di Conti, devono battere in ritirata. E l’intervento più politico lo ha fatto l’ex ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova (Italia Viva). “Isabella Conti ha dimostrato che un altro centrosinistra è possibile – ha commentato – a dispetto di chi, da settimane, ha mobilitato tutto l’apparato dem compresi Romano Prodi, Enrico Letta, Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte. Mentre Isabella ha avuto dalla sua parte solo il coraggio e le idee“.