L’ultima “pillola elettorale” di Silvio Berlusconi ha avuto l’effetto di una bomba. La proposta del leader di Forza Italia deflagra su tutte le prime pagine dei giornali. Un’idea radicale di riforma del processo penale, da attuare quando “governeremo noi”, dice Berlusconi.
Berlusconi: “Le sentenze di assoluzione di primo o di secondo grado non saranno appellabili”
“Le sentenze di assoluzione di primo o di secondo grado non saranno appellabili”, sentenzia l’ex premier. Per il Cavaliere “il processo è già una pena che colpisce l’imputato, ma anche la sua famiglia, i suoi amici, il suo lavoro. Per questo non deve trascinarsi all’infinito, in appelli e controappelli”. E allora “una volta riconosciuto innocente un cittadino ha diritto di non essere perseguitato per sempre”. Anche perché “perseguitare gli innocenti significa lasciare i veri colpevoli in libertà”.
Andrea Ruggieri: “Ogni otto ore un cittadino italiano viene arrestato durante le indagini preliminari”
Andrea Ruggieri, deputato di Forza Italia, giornalista e già autore di una proposta di legge per vietare la diffusione a mezzo stampa dell’immagine e del nome dei pubblici ministeri titolari di indagini penali, se possibile è ancora più esplicito. “In Italia, secondo la Corte Costituzionale, il 46% dei processi di primo grado, quasi uno su due, si conclude con un’assoluzione in primo grado, quindi è giusto che lo Stato chieda scusa e che non si possa appellare, c’è poco da dire sulla proposta di Berlusconi”, spiega Ruggieri a True-News.it. Il parlamentare azzurro snocciola altri dati, stavolta sul ricorso alla custodia cautelare durante la fase delle indagini preliminari. “Lei lo sa che nel nostro Paese, ogni giorno, ogni otto ore un cittadino italiano viene arrestato durante le indagini preliminari?”, insiste Ruggieri. “Ogni otto ore una persona viene arrestata e poi assolta”, continua sdegnato il deputato berlusconiano.
Il deputato di Fi: “Quando lo Stato accusa un cittadino, coinvolge anche la sua famiglia, la sua rete di rapporti personali e di amicizie”
Ruggieri poi riflette sulle implicazioni che un’indagine e un’accusa giudiziaria hanno sulla vita di un cittadino. “Quando lo Stato accusa un cittadino, coinvolge anche la sua famiglia, la sua rete di rapporti personali e di amicizie e se ha un’attività anche la sua impresa, la sua azienda, quindi se il processo termina con un’assoluzione, e quindi è stato intentato ingiustamente, è giusto che lo Stato non si appelli a un processo che è stato certificato come ingiusto”, attacca il deputato di Forza Italia parlando con True-News.it. Ruggieri, in questi casi, parla di “un’aggressione da parte dello Stato”. E rafforza il concetto: “Quando lo Stato ti aggredisce ingiustamente, è bene che l’aggressione dichiarata ingiusta da un giudice cessi in quel momento, senza la possibilità di fare appello”.
“Negli Stati Uniti non è concesso al procuratore di perpetrare nell’errore”
Quando lo Stato accusa un cittadino, coinvolge anche la sua famiglia, la sua rete di rapporti personali e di amicizie
Poi fa l’esempio dello svolgimento della procedura penale negli Stati Uniti, dove però è prevista l’inappellabilità di tutte le sentenze pronunciate dai giudici di primo grado. Nei sistemi anglosassoni, infatti, si arriva in appello non per riesaminare completamente i fatti oggetto del primo grado, ma solo per rimediare ad eventuali errori di diritto o procedura, un po’ come avviene per la Cassazione in Italia. Ruggieri affonda e prende a modello gli Usa: “Negli Stati Uniti non è concesso al procuratore di perpetrare nell’errore, a differenza di quanto succede in Italia, anche per questo non capisco tutte le polemiche sulla proposta, sacrosanta, fatta da Berlusconi”.