In Germania sono momenti sempre più complessi per la tenuta della posizione di forza conquistata da Alternative fur Deutschland (Afd). La formazione nazional-conservatrice e di ultradestra aveva a inizio anno sfiorato il 23-25% nei consensi. L’onda della crisi economica, la protesta degli agricoltori e il crollo verticale della popolarità del cancelliere Olaf Scholz hanno contribuito a portare ai record storici nei sondaggi Afd. La quale in vista delle Europee mira a essere una protagonista della destra del gruppo Identità e Democrazia (Id) di cui fa parte la Lega.
La scure dei servizi segreti tedeschi sui giovani di Afd
Nella giornata del 6 febbraio è giunta su Afd una vera e propria bomba: il Tribunale amministrativo di Colonia ha autorizzato l’intelligence tedesca a classificare Junge Alternative, l’organizzazione giovanile dell’Afd, il partito Alternativa per la Germania, come comprovato movimento estremista, aprendo alla sua messa al bando. Thomas Haldenwang, presidente dell’Ufficio federale tedesco per la protezione della Costituzione (BfV), a luglio aveva esternato i timori dei servizi segreti per l’ascesa di estremisti di vario tipo ai vertici di Afd.
La conferenza di Magdeburgo del partito tenutasi a fine luglio, per Haldenwang, “ha confermato ancora una volta la nostra valutazione secondo cui all’interno del partito esistono forti correnti anticostituzionali, la cui influenza è in aumento”. In particolare, Haldenwang ricordava che molti militanti avrebbero utilizzato apertamente il termine “remigrazione” riferendosi alla necessità di dover rimpatriare massicciamente gli immigrati arrivati in Germania. La battuta che circola nel controspionaggio tedesco è emblematica: Afd è vista come una formazione che teme “il “cambiamento demografico provocato dall’uomo” più del cambiamento climatico provocato dall’uomo”.
L’incontro con l’ultradestra inguaia Afd
Il tribunale di Colonia ha avallato questa lettura mentre in Germania sono in corso enormi proteste contro la visione del mondo di Afd, scatenate dalla rivelazione di un incontro tenutosi il 10 gennaio a Potsdam proprio sul tema della remigrazione. Un evento in cui esponenti dell’estrema destra, tra cui molti dell’AfD, avrebbero discusso strategie per l’espulsione degli stranieri dal paese. E Afd si sarebbe trovata spalla a spalla con veri e propri gruppi di neonazisti.
I dettagli di questo incontro, divulgati il 15 gennaio da Correctiv, un’organizzazione investigativa, hanno suscitato profonda preoccupazione in Germania, un paese particolarmente sensibile ai rischi dell’estremismo di destra, date le sue tragiche esperienze nel XX secolo. Jeannette Gusko, CEO del gruppo, ha definito le rivelazioni “esplosive”. “Durante l’incontro neonazista, donatori e politici dell’AfD hanno discusso dettagliatamente sull’espulsione di milioni di persone dalla Germania. Questa è una situazione in cui l’Afd ha una reale possibilità di prendere il potere. Sapevamo che la ricerca sarebbe stata politicamente esplosiva”, ha detto Gusko a Reuters. “Ma ciò che sta accadendo ora è sicuramente unico nella storia della Repubblica Federale Tedesca”.
Le proteste di massa
Da allora ogni fine settimana in Germania sono esplose proteste contro l’ascesa di Afd. Lunedì 5 febbraio esse sono “esondate” dopo il boom del weekend, quando migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Francoforte per protestare contro il partito di estrema destra.
La polizia ha stimato la partecipazione a 18.000 persone, mentre gli organizzatori parlano di 25.000. Secondo dati preliminari del ministero degli Interni, durante il fine settimana si sono tenute almeno 120 proteste simili in diverse città della Germania, con una partecipazione totale di almeno 480.000 persone. La protesta di sabato davanti al parlamento nazionale tedesco a Berlino ha attratto circa 150.000 persone, superando le aspettative degli organizzatori nonostante la pioggia intermittente. Simili manifestazioni si sono svolte in altre città tedesche, evidenziando una forte opposizione all’estrema destra.
L’appello degli eredi delle vittime del nazismo e il calo della destra
Parallelamente, attraverso le pagine del ‘Berliner Morgenpost’, discendenti di importanti figure dell’opposizione al nazionalsocialismo in Germania hanno lanciato un appello per la difesa della democrazia liberale e dello stato di diritto nel paese. Questo appello, firmato da oltre 280 discendenti, tra cui quelli di Dietrich Bonhoeffer, Claus Schenk Graf von Stauffenberg e Carl Friedrich Goerdeler, sottolinea l’importanza di imparare dalla storia e rafforzare la democrazia.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha accolto favorevolmente le massicce proteste, affermando che la partecipazione dei cittadini è un segno forte a sostegno della democrazia e della costituzione. A beneficiarne sarà la Cdu-Csu, l’Unione dell’ex Cancelliera Angela Merkel, che potrà riprendere sotto il suo alveo quei voti usciti a destra verso Afd di chi si è sentito spaventato dalla virata estremista di quello che è oggi il secondo partito tedesco. Afd sta già scendendo nei sondaggi: ha perso tre punti in due settimane, a favore della Cdu-Csu e dei Liberali (Fdp). Chi langue indietro sono i socialdemocratici di Scholz. Che, paradossalmente, per difendere la democrazia deve affidarsi a chi può, potenzialmente, fargli le scarpe. Un altro sintomo della strutturale crisi di leadership della “locomotiva” d’Europa.