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Puglia, “Emiliano ne esce peggio, Decaro non perde consenso”

Sfiducia a Emiliano, Azione: “Aspettiamo una risposta”

Sul caso Puglia, il sondaggista Alessandro Faggiano di Termometro Politico analizza il sentiment elettorale alla luce delle vicende giudiziarie che stanno travolgendo la politica barese e pugliese

“In Puglia Emiliano ne esce peggio, Decaro mantiene forte il suo consenso”. Il sondaggista Alessandro Faggiano di Termometro politico tasta il polso dell’elettorato di Bari alla vigilia delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, travolte dalle nubi delle tre inchieste (si parla dell’arrivo di una quarta ondata) che fanno emergere più di un episodio di voto di scambio e di corruzione elettorale. Gli arresti domiciliari del marito dell’ex assessora regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, indagata, e dell’ex assessore all’Urbanistica Alfonso Pisicchio, hanno portato Giuseppe Conte a sottrrarre i suoi esponenti dalla giunta. Solo qualche giorno dopo lo stop alle primarie partito sempre dal giro dei grillini. Nello scontro regionale, ormai diventato di caratura regionale, tra Schlein e Conte, la figura del sindaco uscente Antonio Decaro – che aveva portato migliaia di baresi in piazza contro la decisione del Viminale di istituire una commissione di accesso – sembra, però, tenersi a riparo da fuochi incrociati e velenosi attacchi.

Faggiano, quale effetto possono avere questi “terremoti” giudiziari sulle elezioni di Bari del prossimo giugno?

In primis ci può essere un effetto di disillusione e incremento dell’astensione in virtù delle vicende delle ultime settimane. La figura di Antonio Decaro è talmente forte che potrà avere la meglio. Naturalmente parliamo della sua esperienza a sostegno del candidato che esprimerà la sua coalizione. Difficile che si risolva tutta all’inizio di questa partita. Una volta arrivati al ballottaggio, la gran parte dell’elettorato, anche tra i Cinque Stelle, andrà verso il candidato Dem. Il voto è molto legato alla buona esperienza di Decaro. I consensi, alle comunali, spesso non hanno una matrice ideologica.

Il centrodestra sta per ufficializzare il candidato ma finora sembra abbia temporeggiato…

A destra stanno temporeggiando perché devono capire come si stanno muovendo dall’altro lato. Gli scandali giudiziari potrebbero avere ripercussioni sulle regionali ma non sulle comunali. Decaro è riconosciuto positivamente sia a destra sia a sinistra.

Come vede la mossa di Conte che ha sottratto il suo sostegno in Regione al governatore Emiliano?

E’ una dinamica che si stava per manifestare a mio modo di vedere. I Cinque stelle, per il loro elettorato di riferimento, hanno bisogno di tenere una tenuta morale e un codice di legalità. Quella di Conte è stata la mossa più coerente con la narrazione del Movimento. Probabilmente Conte, vedendo l’andazzo, ha capito che era meglio andare via adesso piuttosto che essere compromesso dopo. Le critiche mosse da destra sono pretestuose. Gli attacchi da Fdi sono molto strumentali.

Quindi l’insediamento della commissione prefettizia, con la seguente manifestazione pro Decaro, che effetto ha sull’elettorato?


La manifestazione è stata la prova fisica del supporto di cui gode Decaro a Bari. Ma dobbiamo tenere distinte le tematiche regionali dall’esperienza politica di Antonio Decaro. Sono due aspetti che non sono mai andati a braccetto. Anche se sono vincolati dal legame del Partito democratico. L’esperienza di Decaro sul territorio è differente. L’attacco da parte di Piantedosi è stato un boomerang per la destra: perchè poi l’elettorato si è stretto attorno a Decaro. E lo dicono anche molti elettori di centrodestra. Una circostanza che si può riscontrare anche in altre regioni. Ad esempio, in Veneto: Luca Zaia può essere visto positivamente sia dal centrodestra sia nel centrosinistra.
A livello amministrativo contano molto di più il soggetto, la figura. Quindi la successione rimarrà sicuramente nell’orbita dei dem.

Queste vicende, quindi, si ripercuotono negativamente su Emiliano?

Tra le due figure, quella che ne esce peggio è quella di Emiliano. Mentre Decaro potrebbe passare da martire come il  personaggio colpito dalla destra. Il sindaco se ne uscirà pulito: è una delle figure che più potrebbero avere peso nel futuro del Partito democratico.