Mentre russi e ucraini si rimpallano la responsabilità dell’affondamento dell’ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero, l’incrociatore lanciamissili Moskva, le foto dell’imbarcazione richiamano alla mente l’estate del 2003 quando Berlusconi ospitò Putin in Sardegna.
La nave Moskva, secondo il Ministero della Difesa russo la nave, “ha perso stabilità a causa di un danno allo scafo, avvenuto durante l’incendio seguito all’esplosione delle munizioni” trasportate a bordo, “in condizioni di mare tempestoso” la nave è affondata mentre veniva rimorchiata. In un clima di guerra, non poteva che essere opposta la versione degli ucraini secondo cui sarebbero stati i lori missili a colpire l’incrociatore Moskva.
La Moskva in Sardegna grazie a Berlusconi
Un’incrociatore che in Sardegna conoscono benissimo. Era l’agosto del 2003 quando la Moskva, assieme al cacciatorpediniere Smetlivj gettarono le ancore nella baia di Santo Stefano, nell’arcipelago di La Maddalena. Le due navi militari russe erano la punta di diamante della flotta del Mar Nero. Fu un evento storico: dalla rivoluzione d’Ottobre – ricorda Sardinia Post – nessuna nave con l’Aquila Imperiale o la Stella Rossa aveva mai avuto accesso al Sancta Sanctorum della Nato, quella la base navale blindata, con relativo deposito di armamenti di ogni genere.
Bush e Chirac non la presero bene
Fu Silvio Berlusconi a ospitare Vladimir Putin con la sua Moskva. Una visita che fece storcere il naso all’allora presidente Usa George Bush Jr. ma anche al capo di Stato francese, Jacques Chirac, poco contenti dell’iniziativa dell’ex premier italiano. Su entrambe le navi, però, n segno di rispetto per la cortesia di Berlusconi, vennero tenuti spenti i potenti radar e i sistemi di disturbo elettronico. Anche se sia la Nato sia il Kbg rimasero vigili sull’evento.