Perchè questo articolo dovrebbe interessarti? Gli autovelox rendono le strade più sicure e salvano vite. Ma sono anche una fonte di guadagno per i Comuni che li adottano, al netto dei costi di installazione. Ecco perchè Fleximan ed i suoi emuli (anche a Milano) non vinceranno
Era solo questione di tempo. Fleximan è arrivato anche in Lombardia. Ed ha colpito nel Milanese. In particolare a Buccinasco. Dove quattro postazioni installate nel pomeriggio di lunedì 19 febbraio sono state vandalizzate la notte stessa.
Fleximan a Buccinasco, il sindaco: “Gesto ignobile”
Duro il commento del sindaco Rino Pruiti: “Condanniamo con fermezza i gravi atti vandalici compiuti da delinquenti che non hanno a cuore la sicurezza sulle strade né la vita delle persone. Non volete rischiare di prendere una multa? Rispettate i limiti di velocità, andate piano, rispettate la vita. Quanto è accaduto è davvero ignobile, lo specchio di una parte della società che disprezza il bene comune e che, stupidamente, ritiene di poter correre per le strade al di là di ogni regola, senza comprendere che stiamo spendendo soldi pubblici per salvare vite, per tutelare la sicurezza di tutti, per disincentivare comportamenti scorretti: questi gesti vili non ci intimidiscono, gli agenti di Polizia locale continueranno con i controlli quotidiani e ripristineremo anche le postazioni per i controlli elettronici”.
Cosa rischiano Fleximan ed i suoi emuli
Come appare evidente, ad agire sono emuli del “Fleximan” originario, che ha colpito originariamente in Veneto portando poi diversi altri automobilisti a seguire il suo (pessimo) esempio. Che potrebbe essere per inciso punito con una reclusione da 6 mesi a 3 anni per danneggiamento e con un anno per interruzione di pubblico servizio. Questi vandalismi, oltre a non ottenere nulla di concreto ritardano la messa in sicurezza delle strade coinvolte. E si traducono in un ulteriore esborso di soldi pubblici. Perchè i dispositivi saranno naturalmente reinstallati.
Autovelox: quali sono i dispositivi presenti sulle nostre strade
Ma quanto costa un autovelox? La risposta può variare. Perchè diversi sono i tipi di dispositivi. E diverse sono le formule per le quali possono optare le amministrazioni comunali e provinciali.
Gli autovelox a fotocellule sono tra i più diffusi. Dispongono di due fotocellule laser, che catturano il passaggio dei veicolo e, nota la distanza tra le due cellule, calcolano la velocità. Sono i dispositivi rimovibili che si trovano all’interno degli autobox, come quelli abbattuti a Buccinasco. Ma possono anche essere allocati su postazioni mobili o all’interno di un’auto di pattuglia della Polizia.
La famiglia degli apparecchi laser è costituita da dispositivi solitamente tenuti in mano dall’operatore e puntati sui veicoli. Ne fanno parte i telelaser, che usa un fascio ad alta frequenza ed un sensore ottico integrato, e i sistemi TruCam, con registrazione video ad alta risoluzione. Strumento, questo, in grado anche di verificare altre violazioni come l’uso del cellulare o il mancato allacciamento delle cinture di sicurezza.
Ci sono poi gli apparecchi video veri e propri. A postazione fissa non rimovibile. Come il PASVC (Project Automation Speed Video Control) o i meno diffusi apparecchi radar. Gli apparecchi che sono valsi a Fleximan il suo soprannome sono i PASVC, ovvero gli occhi elettronici fissati alla sommità di un supporto metallico a bordo strada. Quel palo che può essere abbattuto con l’utilizzo di un flessibile. Concludendo la panoramica, ecco i SICVE o Safety Tutor, che rilevano la velocità media dei veicoli lungo tratti lunghi qualche chilometro.
Quanto costa installare un autovelox
I costi, dunque. Dispositivi come il telelaser Truecam da allocare negli autobox possono essere con una certa facilità acquistati dai Comuni con una spesa di circa 20mila euro. Ben altre le cifre in gioco per i dispositivi a postazione fissa. Prendiamo a titolo di esempio il bando di gara indetto dal Comune di Pinerolo (QUI) per la fornitura di due impianti da installare sulla Provinciale 23. L’importo a base di gara è fissato dal Comune a 190mila euro oltre all’Iva del 22%. Non per l’acquisto ma per un noleggio della durata di 36 mesi. La società vincitrice si è presa carico anche dell’installazione e manutenzione delle apparecchiature, nonchè della formazione ed assistenza del personale all’uso delle attrezzature. Cifre importanti. Ma, come noto, il rientro dall’investimento è pressochè assicurato. Non si spiegherebbe altrimenti perchè l’Italia sia il Paese degli 11mila autovelox…